Bomba esplosa davanti ad un appartamento a Pioltello: c’è un fermo

I carabinieri hanno arrestato un 25enne, appartenente ad una famiglia di 'Ndrangheta radicata sul territorio di Pioltello, accusato di aver piazzato l’ordigno

Parte dei danni provocati dall'esplosione del 10 ottobre

Parte dei danni provocati dall'esplosione del 10 ottobre

L’attentato aveva finalità estorsive

Nella mattinata di lunedì 6 novembre a Pioltello, i militari del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 4 novembre dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di un 25enne da Melzo (MI), residente a Pioltello. Il giovane è accusato di detenzione di materiale esplodente, estorsione e usura, aggravati perché commessi con modalità mafiose. L'indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza e della Compagnia di Cassano D'Adda (MI), è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e scaturisce dall'atto intimidatorio commesso il 10 ottobre scorso, quando un ordigno venne fatto esplodere davanti alla porta di ingresso dell'abitazione di un cittadino ecuadoriano, provocando ingentissimi danni ad una palazzina di via Dante a Limito. L'attentato, commesso con finalità estorsive, era giunto esattamente ad un'ora e venti minuti dalla scadenza imposta per la consegna del denaro. L'attività investigativa ha permesso di documentare le gravi condizioni di assoggettamento psicologico in cui viveva la famiglia della vittima, consapevole dell'appartenenza dell'indagato ad una famiglia di 'Ndrangheta radicata sul territorio di Pioltello.
Redazione Web