Rave party a San Donato: denunciate altre 77 persone

Sono oltre 400 i giovani destinatari del provvedimento per tre maxi raduni abusivi andati in scena tra febbraio e marzo scorsi in un capannone dismesso. I reati sono invasione, danneggiamento e imbrattamento

Le forze dell'ordine sul luogo del rave lo scorso febbraio

Le forze dell'ordine sul luogo del rave lo scorso febbraio Foto Ansa

Presenti anche alcuni ragazzi stranieri

Sono 411 le persone identificate e denunciate dai carabinieri della Compagnia di San Donato, in relazione a tre rave party tenutisi tra il febbraio ed il marzo scorso presso la zona industriale sandonatese. Teatro delle feste non autorizzate, a base di musica ad alto volume, alcol a fiumi e danneggiamenti vari, era stato il capannone dismesso della ex Neon in via Buozzi, tutt’ora di proprietà di una società immobiliare. Per i primi due maxi raduni di febbraio i militari avevano già individuato 334 ragazzi, cui erano stati notificati i provvedimenti con le accuse di invasione aggravata di terreni ed edifici, danneggiamento ed imbrattamento. Nei giorni scorsi, poi, le indagini hanno per messo di risalire all’identità di ulteriori 77 persone che, invece, avevano preso parte al terzo rave, tenutosi il 4 marzo. Anche costoro sono stati denunciati dai carabinieri per i medesimi reati. Le feste abusive avevano attirato a San Donato soprattutto giovani provenienti dal Nord Italia, ma anche da altre parti della Penisola e persino da alcuni paesi europei. Le forze dell’ordine, a seguito di indagini lunghe e complesse, sono alfine state in grado di identificare praticamente tutti i partecipanti, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona ed ai numeri di targa delle auto e dei camper da loro utilizzati per giungere in loco. I giovani dovranno altresì pagare di tasca propria i danni cagionati alla struttura di via Buozzi durante le loro notti di follia.
Redazione Web

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