San Donato: il “boschetto della droga” dietro la stazione è stato ripulito

Maxi operazione di Ferrovie e carabinieri che hanno spianato l’area alle spalle della stazione e abbattuto le baracche di fortuna. Impiegati 30 carabinieri e un elicottero dell’Arma

Alcune immagini dell'operazione di bonifica del boschetto

Alcune immagini dell'operazione di bonifica del boschetto

Il “boschetto bis” della droga dietro la stazione di San Donato, vale a dire la piccola succursale del più noto bosco dello spaccio di Rogoredo, non esiste più. Nella giornata di mercoledì 18 settembre, infatti, è stata data attuazione al maxi piano di pulizia concordato la scorsa settimana in Prefettura, nell’ambito di un tavolo di lavoro tra Istituzioni fortemente voluto dal sindaco sandonatese, Andrea Checchi. Da agosto numerosi spacciatori e tossicodipendenti, a seguito dell’aumentato numero di controlli a Rogoredo, erano letteralmente migrati verso Sud, trovando a San Donato una nuova area dove rifugiarsi al riparo da occhi indiscreti. Così, all’ombra della stazione, in una intricata striscia boscosa larga non più di 200 metri di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, erano sorte baracche di fortuna e il business dello spaccio di droga era ripreso come se nulla fosse. Questo almeno sino alla maxi operazione di bonifica sotto il coordinamento della Prefettura di Milano. In loco, oltre al personale di Rfi, sono stati impiegati 30 carabinieri col supporto di un elicottero dell’Arma, che ha sorvegliato la zona dall’alto. I militari ed i tecnici delle Ferrovie si sono faticosamente fatti strada del fitto intrico di rovi e sterpaglie dove sbandati e tossici si nascondevano, individuando due baracche di fortuna che sono state abbattute con l’ausilio di una ruspa. Al momento dell’intervento non è stata trovata traccia degli abituali frequentatori, tenuti probabilmente a distanza dall’imponente dispiegamento di forze. Tuttavia i segni della recente presenza di qualcuno erano ben visibili nelle baracche, come testimoniato da giacigli di fortuna, tavolini, bivacchi e riscaldamento, nonché dalla massiccia presenza di siringhe, disseminate dappertutto. Secondo quanto comunicato dal Comune di San Donato, per il completo disboscamento dell’area serviranno ancora alcuni giorni di lavoro, ma dagli uffici dell’Ente è filtrata una inevitabile soddisfazione per quanto fatto sin’ora e per la celere risposta offerta dalle Istituzioni.
Redazione Web 

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