Videosorveglianza a San Donato, Forza Italia contro la maggioranza: «Nel 2017 si è speso troppo poco»

Depositata una interrogazione a firma del Capogruppo, Giacinto Calculli. «Dei 180mila euro disponibili nel Bilancio 2017, ne sono stati spesi solo poco meno di 22mila»

«Il sindaco ritiene sia una spesa idonea?»

Il gruppo consiliare di Forza Italia a San Donato punta il dito contro la maggioranza in materia di sicurezza urbana. Il capogruppo degli azzurri, Giacinto Calculli, ha infatti recentemente protocollato una mozione chiedendo chiarimenti circa le spese effettuate dal Comune per la rete di videosorveglianza cittadina. 
«Nel bilancio 2017 – afferma Calculli – relativamente alle modalità di utilizzo dei proventi da sanzioni al Codice della Strada, nelle cui finalità vi era il potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, vi è stata una disponibilità media di 180.000 euro. Di questi, tuttavia, nel 2017 ne sono stati spesi solo 21.934, di cui 12.810 quale compenso per un consulente esterno per la realizzazione di postazioni di controllo varchi per lettura targhe, videocamere ed estensione della fibra ottica. 9.124, invece, sono stati impiegati per la manutenzione degli impianti di videosorveglianza presenti all’ingresso del Comune, in via Alfonsine e in piazza Tevere». 
Da queste premesse prende quindi corpo l’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia: «Il sindaco, che è anche assessore alla Sicurezza, ritiene che 21.934 euro, di cui circa 13.000 per un consulente e 9.000 per un impianto già esistente, siano una spesa adeguata per una città come San Donato? Qual è la ragione – aggiunge Calculli – di questo disinteresse sul tema della videosorveglianza, che questa volta non può essere dovuto a mancanza di risorse?». 
Forza Italia vuole però vederci chiaro anche circa la prestazione fornita dal consulente. «Ha terminato la sua opera? – chiede il capogruppo forzista – Ne esiste un resoconto finale? Ci piacerebbe sapere di cosa si è occupato, visto che poi non sono seguiti investimenti». 
Si attende ora che la questione venga discussa in Consiglio comunale.
Redazione Web  

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