I Consiglieri Luca Vassallo (Forza Italia) e Matteo Gazzola (Lega Nord) chiamano in causa sindaco e Giunta sandonatesi in materia di sicurezza e decoro urbano, relativamente al triste fenomeno del racket dell’accattonaggio. «In data 14 novembre sul sito milano.repubblica.it è stata pubblicata un’inchiesta giornalistica dal titolo “Milano, l'ombra del racket dietro i mendicanti” – sottolineano i due esponenti di centrodestra -, che suggerisce come il fenomeno dell’accattonaggio, soprattutto da parte di ragazzi africani, sia strutturato, gestito e supportato da organizzazioni criminali e che addirittura questi giovani possano essere vittime di tratta di persone. In data 10 dicembre sullo stesso giornale si apprende che la polizia Locale di Milano ha avviato un’indagine in merito denominata "Baseball cap", dal cappellino con visiera che indossano o tengono in mano per chiedere l'elemosina». Da queste basi prende corpo l’interrogazione depositata da Vassallo e Gazzola. «Dato che – sostengono i consiglieri - da diversi mesi anche a San Donato si vedono stazionare in maniera strutturata fuori dai negozi giovani ragazzi che chiedono l’elemosina, chiediamo al sindaco se anche il comune di San Donato è coinvolto nell’indagine "Baseball cap", oppure se  la polizia Locale sandonatese abbia avviato una propria indagine a riguardo ed eventualmente con quali risultati». In aggiunta, Vassallo e Gazzola richiedono chiarimenti circa l’identificazione dei questuanti, se risiedano a San Donato e se sia lecita la loro presenza in Italia. «Alcuni cittadini – concludono gli esponenti di Forza Italia e Lega – segnalano che queste persone vengono trasportate nei luoghi di “lavoro” tutte da uno stesso mezzo. San Donato ha recepito le nuove possibilità che offre il decreto legge sulla sicurezza n.14 del 20.02.2017 e della successiva Legge di conversione n. 48 del 18.04.2017, come la possibilità di emettere il così detto “Daspo urbano”?». Si attende ora che la questione venga portata all’attenzione del Consiglio comunale.