Falsa vendita di un’auto on-line: denunciati due sangiulianesi

Si tratta di un 43enne cingalese e di un 56enne indiano. Con loro anche un complice bergamasco. Il trio chiedeva una caparra per la vettura inesistente, poi spariva nel nulla coi soldi

Si sospetta che le vittime cadute nel tranello siano diverse

Avevano messo in vendita sul web un’auto costosa ad un prezzo stracciato ed agli utenti interessati chiedevano una caparra per bloccare la vettura. Peccato però che, una volta intascati i soldi, sparissero nel nulla. Una truffa semplice ed efficace quella ordita da un trio di “furbetti”, un 43enne cingalese e un 56enne indiano residenti a San Giuliano ed un italiano 48enne della provincia di Bergamo, che però alla fine gli è costata una sonora denuncia. Tutto è partito da un’inserzione pubblicata su un sito accreditato per la compravendita di vetture, relativa ad una Audi Q5 proposta ad un prezzo estremamente vantaggioso. Un 50enne residente in provincia di Vicenza ha manifestato il proprio interesse ed allora, per assicurargli la prelazione all’acquisto, il venditore ha chiesto il versamento di una caparra pari a 700 euro. Una volta effettuato il pagamento, però, l’autore dell’inserzione è scomparso nel nulla con i soldi. A quel punto, conscio di essere stato raggirato, il 50enne si è rivolto ai carabinieri per presentare regolare denuncia, portando con sé la ricevuta del bonifico. Attraverso le coordinate del versamento, quindi, i militari sono dapprima risaliti agli intestatari del conto e poi, una volta contattato il sito che ospitava l’annuncio, hanno verificato le credenziali dell’autore dell’inserzione fasulla. Una volta ottenuti questi elementi è stato quindi facile per le forze dell’ordine risalire al trio di complici, che nei giorni scorsi sono stati tutti denunciati a piede libero per truffa. I carabinieri sospettano tuttavia che l’acquirente caduto nella trappola ordita dai malviventi possa non essere stato solo il 50enne vicentino che li ha denunciati. Per questo le indagini proseguiranno onde accertare la presenza di altre vittime del raggiro.
Redazione Web