Gli esclusi dal ballottaggio
Meglio di così non poteva andare, soprattutto per la Lega, perché sembrava quasi un’eresia presentarla in una città come San Giuliano, luogo storicamente di Sinistra e con molta immigrazione dal Sud Italia. Per quanto riguarda il ballottaggio, non sono io a fare gli accordi: l’apparentamento con il PDL sembrerebbe automatico, ma la scelta dipenderà dalle persone e dai programmi. Se il programma del PDL sarà aderente al nostro o riusciremo a crearne uno nuovo che collimi, sarà tutto più semplice e, a quel punto, vedremo se saranno validi gli uomini che andranno a ricoprire determinati incarichi». Dal canto proprio, Massimo Molteni, appoggiato da Sinistra Ecologia e Libertà, La Città Che Sale e Federazione della Sinistra, si è assicurato poco meno del 13%. «Con il cuore – ha dichiarato Molteni – avrei voluto qualcosa in più perché penso ce lo meritassimo e se lo meritasse anche San Giuliano, per tutto quello che abbiamo fatto. Ragionando invece in modo più razionale, SEL ha aumentato i voti in termini assoluti di circa il 15% e questo è un dato molto significativo. Certo, il fatto di essere arrivati al voto senza le primarie ha creato un disorientamento nei cittadini che non ha premiato né noi né il Centrosinistra. Per il ballottaggio vedremo nei prossimi giorni ma, come ho sempre ripetuto, per quanto ci riguarda le primarie si sono spostate sul primo turno». Decisamente in crescita è stato poi il risultato della Lista CiVica 5 Stelle che, con Giorgio Salvo, è passata dal 4% del 2009 all’attuale 6,23%. «Questo risultato – ha affermato Salvo – mostra la nostra crescita, sia in termini di preferenze che di percentuale. Se non dovessimo entrare in Consiglio, oltre il 6% di persone non verrebbero rappresentate. Tuttavia, se non dovessimo farcela a entrare, le forze politiche dovrebbero tener conto che, fuori, c’è una forza di quasi il 7% che non potranno ignorare».