Gravi inadempienze nella depurazione delle acque

Tra i comuni oggetto della procedura di infrazione: Melegnano e San Giuliano Milanese. L’accusa è quella di non aver messo in atto alcun trattamento nella rete fognaria, con conseguenti gravi fenomeni di inquinamento: lo scarico diretto nel Lambro avviene, in particolar modo, da parte delle utenze civili. Se le due cittadine non saneranno la situazione potrebbero andare incontro a una multa salata: la Corte di Giustizia di Lussemburgo potrebbe recapitare un’ammenda di 20 milioni di euro più altri 200 mila per ogni giorno di ritardo al Ministero dell’ambiente, che a sua volta la presenterebbe ai comuni interessati. Umberto Poggi, responsabile della sezione locale della Federconsumatori, ci sottolinea che nonostante la denuncia da parte delle associazioni di consumatori e ambientaliste, Palazzo Broletto continua a non replicare o smentire. «La popolazione di Melegnano ammonta a circa 17.000 abitanti, ma le utenze attualmente allacciate al sistema del trattamento delle acque reflue, sono meno della metà. Ad esempio, un intero quartiere, quello Broggi-Izar, circa 1200 residenti, non è collegato regolarmente al depuratore cittadino. A fronte di tutto ciò, inoltre, i cittadini pagano all’ente di gestione idrica, il canone di depurazione delle acque, senza che il servizio sia prestato. La voce in bolletta, relativa alla depurazione dell’acqua, ammonta alla metà del costo totale! Questi soldi sarebbero dovuti servire per conformare il sistema di depurazione alle normative internazionali e comunitarie; per tale motivo chiediamo che vengano restituiti ai cittadini che hanno pagato per un servizio inesistente». La Federconsumatori, inoltre, esorta la cittadinanza a intervenire sulle istituzioni e sugli enti di gestione, per porre fine al malaffare della mancata depurazione delle acque, all’inquinamento del Lambro e per riottenere le somme pagate.

Ilaria Piermatteo