Omicidio Verrascina a San Giuliano: condanne a tre ergastoli e a 9 anni di reclusione alle persone ritenute coinvolte. Alla lettura della sentenza volano insulti ai giudici
La Corte d’Assise di Milano, al termine del processo di primo grado, ha condannato a 3 ergastoli e 9 anni e 6 mesi di reclusione le persone ritenute coinvolte nell’omicidio di Saverio Luca Verrascina, muratore 38enne di San Giuliano.
Nella tarda serata del 10 gennaio 2012, Verrascina venne freddato da due colpi di pistola di piccolo calibro davanti all’ingresso della sua abitazione sangiulianese. Reo confesso dell’omicidio fu Giuseppe Pellitteri, operaio 25enne di Caselle Lurani, che venne rapidamente arrestato e poi condannato a 15 anni in via definitiva per rito abbreviato. Le indagini avevano successivamente portato al fermo di altre quattro persone, cioè tre uomini (il 41enne A.E. di Pantigliate, il 36enne M.L. di San Giuliano e il 38enne C.C. di Cerro al Lambro), ritenuti fiancheggiatori di Pellitteri, e di una donna (la 61enne C.D.P.), accusata di essere stata la "mandante" dell’omicidio. Secondo l'accusa, Pellitteri aveva subìto un pestaggio ad opera di Verrascina per un debito non saldato in materia di stupefacenti e ciò era stato visto come un'affronto dagli ambienti malavitosi cui pare Pellitteri fosse legato. Nella giornata di martedì 13 maggio, il Tribunale di Milano ha condannato i primi tre all’ergastolo, mentre alla 61enne ha inflitto 9 anni e 6 mesi di reclusione. In aggiunta è stato disposto un risarcimento pari a 1mln di euro ai famigliari di Verrascina. Momenti di alta tensione si sono verificati alla lettura della sentenza, con dure contestazioni partite all’indirizzo dei giudici. Gli avvocati difensori degli imputati hanno tuttavia già annunciato ricorso in appello.
Redazione Web