San Giuliano: giovane romena costretta a prostituirsi dal fidanzato albanese

La ragazza veniva picchiata e minacciata. Aguzzino condannato a 7 anni di carcere

Prostituzione

Prostituzione una prostituta con un cliente

Si è concluso con un lieto fine il terribile calvario cui una 20enne romena veniva sottoposta dal fidanzato, il 30enne albanese L.D., che la costringeva a prostituirsi per mezzo di minacce e percosse. Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale di Milano ha condannato a 7 anni il 30enne con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I fatti contestati risalgono al periodo gennaio-giugno 2013, quando la 20enne si prostituiva nella zona tra statale 412 a Locate Triulzi e via Liberazione a Civesio, frazione di San Giuliano. Secondo i giudici, dopo aver “irretito” la vittima facendola innamorare di sé, il 30enne albanese aveva iniziato a costringerla a vendere il proprio corpo, servendosi sia delle minacce che delle percosse. Per evitare che la fidanzata si ribellasse, l’aguzzino aveva esteso le minacce anche ai suoi famigliari, residenti in Romania. Per l’accusa, L.D. esercitava di fatto un controllo totale sull’attività di prostituzione della ragazza, accompagnandola personalmente nei luoghi dove avrebbe dovuto incontrare i clienti. Dopodiché la osservava da lontano e la andava a recuperare alle prime luci del giorno, sottraendole tutti i proventi del meretricio. Qualora poi l’incasso della 20enne non soddisfaceva il suo sfruttatore, quest’ultimo non esitava a inoltre a ricoprirla di percosse su tutto il corpo. 
Redazione Web