La difesa del diritto allo studio corre in autobus

Alcuni genitori di Settala si sono mobilitati perchè ritengono opportuno migliorare il servizio di trasporto pubblico a Settala in direzione Milano.

Urge una seria revisione del piano dei trasporti a Settala. Forte l’appello lanciato da alcuni cittadini e raccolto dal consigliere provinciale Massimo Gatti (Lista Civica Un’Altra Provincia-PRC-PdCI) tanto che il 5 gennaio ha presentato un’interrogazione urgente in cui invita l’Amministrazione provinciale a fare fronte alle problematiche illustrate. Il tema sta a cuore a tutte le famiglie e ai ragazzi che vorrebbero frequentare un liceo a Milano o iscriversi all’istituto superiore “Niccolò Machiavelli” di San Felice. Giovani che, se non hanno alle spalle genitori o amici che possano accompagnarli in auto a scuola ogni mattina, devono rinunciare alla loro scelta e optare per una soluzione che non li soddisfa. Fausto Zecchinello, presidente del Comitato Il Settalese, è il primo a sollevare la questione e ad affermare che il diritto allo studio va difeso garantendo trasporti pubblici adeguati. Ad esempio, collegando meglio Settala con Rodano; dal vicino Comune, infatti, la linea z409 arriva a San Felice e all’aeroporto di Linate, da dove è possibile prendere la 73, servizio dell’Atm con cui si raggiunge la piazza San Babila, nel centro di Milano, e la stazione della metropolitana corrispondente. Certo, l’ideale sarebbe che fossero potenziati i collegamenti con S. Donato Milanese. Ma i residenti del Sud Est Milano conoscono bene la viabilità e le lunghe code passate nel traffico della Paullese. C’è chi propone di tagliare da Premenugo per andare a Rodano e chi sogna corsie preferenziali per autobus proprio lungo la Paullese. Intanto, l’assessore provinciale con deleghe a Infrastrutture, Viabilità e Trasporti Giovanni De Nicola invita tutti al realismo. Perché costruire carreggiate e acquistare mezzi ha costi elevati. Sempre De Nicola ricorda quanti incontri e quanta diplomazia siano serviti affinché il secondo lotto della Paullese non rimanesse un cantiere a cielo aperto. Da Autoguidovie, inoltre, fanno sapere che esistono vincoli da rispettare. In sostanza, la strada che unisce Rodano a Premenugo è troppo stretta perché ci passi un mezzo pubblico. Nei prossimi giorni, alcuni genitori incontreranno la presidenza del “Machiavelli” per vedere che cosa sia possibile fare - perché si avvicina il tempo delle iscrizioni - per continuare la propria corsa verso gli studi superiori.

Alessandra Moscheri