La salvaguardia di un territorio in evoluzione

«L’evento politico è stato allestito – ha dichiarato Alessandra Mercanti, capogruppo del PDL di Settala – perché alcuni operatori commerciali della zona hanno voluto coinvolgere il nostro partito nelle questioni che avrebbero dovuto risolvere in vista dell’arrivo della TEM e della riqualificazione della Paullese». Gli esercenti erano preoccupati del fatto che il progetto originario potesse rendere problematico l’accesso da parte degli utenti alle attività imprenditoriali che da anni sono localizzate lungo una delle arterie più trafficate d’Italia. Quindi, sono stati valutati i maggiori punti di criticità e sono state studiate varianti progettuali per tutelare le aree commerciali. Un argomento altrettanto dibattuto e che ha fatto scaldare gli animi della platea è stato il congestionamento della viabilità sulla strada Cerca. Tutti gli Assessori intervenuti hanno ritenuto opportuno sottolineare che innanzi tutto è prioritario reperire i soldi necessari per la piena realizzazione del raddoppio della Paullese. Intenzione tutt’altro che facile da attuare, se si considerano la legge Bassanini, i tagli operati e la bocciatura dell’emendamento al decreto Milleproroghe. Intanto, restano la possibilità e la volontà che i cantieri già avviati non siano lasciati aperti e che i lavori si concludano entro quest’anno. Dalla platea, durante l’incontro, si è levata forte la voce del coordinatore del PDL di Paullo, Luca Lavinci, che non ha  mancato di sottolineare gli errori, a suo avviso commessi nel passato, di cui ora si pagherebbero le conseguenze. «I Comuni hanno sbagliato perché hanno urbanizzato dove non dovevano. I soldi potevano essere meglio investiti - dice Lavinci -. Avrei dato priorità ai tratti di questa zona del Sud Est milanese. E non capisco – aggiunge -  perché il Governo abbia finanziato alcune strade di isole su cui, di certo, non transitano tante migliaia di veicoli come accade sulla S.P. 415». In conclusione di serata, l’assessore Colucci ha riflettuto sulla necessità di costruire infrastrutture, ma nel rispetto dell’ambiente, e sull’importanza di creare tavoli di dialogo con il territorio. Meglio, sembra ammonire la Regione, se gli enti locali si presentano con sintesi efficaci e denominatori comuni rispetto alle priorità da affrontare.

Alessandra Moscheri