Rino Fresca: «Non vogliamo perdere risorse»

«Al momento si stanno facendo valere i nostri diritti» dichiarano alcuni cassaintegrati. Qualcuno di loro si chiede quale altra professione sia in grado di svolgere. «Abbiamo sempre fatto questo – raccontano alcuni operatori – per quindici anni. Grazie a questo mestiere abbiamo cresciuto i nostri figli. Ora non sappiamo che cosa fare. Bisogna reinventarsi, certo, ma trovare un’altra occupazione di questi tempi non è facile». E rischia di diventare problematico anche il raggiungimento di una sede lavorativa molto distante da casa qualora non si avessero la patente e i mezzi per potercisi recare. «C’è l’ipotesi – è opinione comune – di una ricollocazione nel cremasco. Ma chi non ha un’auto e non può contare sui mezzi di trasporto come può fare?». Pronta la risposta di Rino Fresca, sindacalista che si sta occupando di questa situazione. «Abbiamo collaborato con diverse istituzioni e – dichiara Fresca – abbiamo ottenuto la cassa integrazione. Vogliamo intraprendere un percorso sulla falsariga di quello attuato per i dipendenti della Servizi Italia S.p.A di Settala. Non vogliamo e non siamo disposti – continua il sindacalista – a perdere risorse». Intanto, i sindacati stanno lavorando anche con l’Afol di Melzo e stanno cercando di trovare soluzioni per coloro che non possono permettersi di percorrere lunghe distanze. «Per ora, esiste un pre-accordo – spiega il sindacalista – per il Comune di Vaiano Cremasco. Inoltre, bisognerà capire le esigenze dei lavoratori, chi sarà disposto a essere ricollocato e dove. Quando parliamo di riqualificazione del personale – conclude Fresca – intendiamo un percorso fortemente attinente alla mansione che si andrà a svolgere. Presteremo attenzione alla specializzazione del lavoro e degli operatori».
Alessandra Moscheri