Perde l’auto nello schianto dell’aereo a San Donato: i colleghi di lavoro gliela ricomprano

Colletta in azienda al Maglificio Ripa di Spino d’Adda per il 27enne del Mali Ibrahim, che aveva acquistato la sua vecchia Opel dopo 4 anni di risparmi

Ibrahim insieme a Luca Bianco, titolare del maglificio di Spino

Ibrahim insieme a Luca Bianco, titolare del maglificio di Spino

Quella di Ibrahim è una storia fatta di sfortuna e difficoltà, compensate però da tanto affetto e solidarietà. Il magazziniere 27enne originario del Mali, dipendente del Maglificio Ripa di Spino d’Adda, ha infatti perso la sua vecchia Opel, acquistata dopo quattro anni di risparmi, distrutta nel rogo divampato a seguito dell’incidente aereo di San Donato Milanese, domenica 3 ottobre. Quel pomeriggio, assieme ad un amico, Ibrahim si era recato in Duomo ed aveva lasciato la vettura parcheggiata proprio nell’area dello schianto. E così Luca Bianco, titolare dell’azienda spinese fondata nel 1952 e che oggi conta 70 dipendenti, ha comprato per lui una Clio usata e i colleghi hanno pensato ad assicurazione e bollo. Il giovane maliano, dopo aver passato persino un periodo di prigionia in Libia, è arrivato in Italia nel 2014 a bordo un barcone ed è stato preso in carico dalla Caritas, che lo ospita a Spino d’Adda. Qui ha subito cominciato a darsi da fare per imparare l’Italiano e prendere il diploma di terza media e la comunità locale si è subito affezionata ad un ragazzo sempre gentile e sorridente. Sono stati proprio i Servizi Sociali del Comune a proporre l’impiego di Ibrahim al Maglificio Ripa e lui ha saputo conquistarsi la fiducia di tutti, tanto da essere assunto in maniera definitiva. Il 27enne non avrebbe potuto permettersi di riacquistare una vettura, anche perché quest’estate, dopo anni, è riuscito a mettere insieme il denaro per tornare in Mali a far visita alla madre, cui ha lasciato una parte dei suoi risparmi.

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