Carabinieri a Tribiano, colpo di scena dal Comune di Paullo: «Progetto per ristrutturare la nostra caserma»

«Non riteniamo sia utile la delocalizzazione dell’Arma a Tribiano». Ma Lucente non ci sta: «Il sindaco Lorenzini non si è mai opposto, il percorso è stato intrapreso assieme. Questa presa di posizione tardiva non ha senso»

«Valuteremo se chiedere i danni al Comune di Paullo»

La questione inerente il trasferimento della caserma dei carabinieri da Paullo a Tribiano si arricchisce di un nuovo, clamoroso capitolo. L’Amministrazione paullese, infatti, ha reso noto a sorpresa di aver ripreso a lavorare a un progetto di fattibilità per una completa ristrutturazione della caserma di Paullo, prevedendo peraltro un aumento degli spazi. 

«Si tratta di un progetto adeguato alle esigenze dei carabinieri – commentano dal Comune - e che permetterà loro di mantenere la caserma vicina ai cittadini. In ogni occasione, ad ogni tavolo istituzionale nonché pubblicamente, abbiamo sempre dichiarato la contrarietà allo spostamento della caserma, insieme alla nostra disponibilità al dialogo istituzionale, preoccupandoci anche del rispetto degli intendimenti dell'Arma dei carabinieri. Continuiamo a ritenere che non sia utile ai cittadini di Paullo e del territorio la proposta di delocalizzazione avanzata da Tribiano, sia perché lontana dall’abitato principale, ovvero quello paullese, sia rispetto al centro urbano di Tribiano». 

Tale presa di posizione non ha mancato di suscitare la reazione di Franco Lucente, sindaco di Tribiano, che l’ha giudicata come una sorta di ripensamento “in extremis”. «Noi non abbiamo mai avuto intenzione di scippare qualcosa a Paullo – ha affermato Lucente -, semmai nell'ottica di una collaborazione fattiva, abbiamo messo a disposizione un immobile. Paullo non aveva le risorse per una nuova caserma, di cui c'era estrema necessità. D'altronde misteri non ce ne sono: a Tribiano avevo ringraziato pubblicamente il sindaco Lorenzini perché sul tema non aveva alzato muri, anzi aveva appoggiato il percorso intrapreso. Smentite non ne ha mai fatte, perché sul trasloco non aveva nulla da eccepire. Svegliarsi nel 2017, quando è stato redatto un progetto definitivo dal nostro Comune, concordemente alle indicazioni del comando provinciale dei carabinieri, è quanto meno tardivo». 

Anche alla luce di ciò, il Comune di Tribiano valuterà se chiedere i danni a Paullo. «Il percorso è stato intrapreso assieme: abbiamo concluso la progettazione definitiva, spesi soldi pubblici, 40mila euro. A questo punto ritengo che qualcuno che cambia idea con troppa facilità ne debba rispondere». 

Dubbi anche sulla sostanza dei progetti annunciati dal Comune di Paullo. «La giunta Lorenzini – prosegue il primo cittadino tribianese - aveva previsto nel piano di governo del territorio una nuova caserma e questa chissà che fine ha fatto, aveva proposto uno schizzo con l'allargamento della caserma attuale ma  la soluzione non era stata giudicata adeguata due anni fa. E adesso? La giunta Lorenzini ritorna sulla proposta di ampliamento già bocciata? Ne fa un'altra? É da anni che i carabinieri chiedono un luogo consono per poter svolgere le loro mansioni. Le storielle degli incarichi sono buttate lì tanto per dire, per fini elettorali. Ricordo il mutismo della maggioranza consigliare di Paullo – conclude Lucente -, che forse vorrà recuperare il terreno perso. Quel terreno che si è vista sottratta dall'ex alleato Alberto Pacchioni, dall'ex sindaco Gatti e via, gli unici ad essersi dichiarati contro. Loro sì sono andati in Prefettura, hanno avanzato una mozione in città metropolitana. Forse Lorenzini ha paura di perdere consenso?».

Redazione  Web
Franco Lucente (a sx) e Federico Lorenzini

Franco Lucente (a sx) e Federico Lorenzini