“Con le armi solo dopo dopo il corso”

Nulla questio per quanto concerne le attività d’ufficio, in cui è superfluo avere con sé pistola o manganello, ma dubbi si potrebbero sollevare magari in occasione di specifici e determinati servizi esterni, quando l’agente è a contatto con situazioni che potrebbero diventare rischiose. “I dubbi sono infondati.- ha detto Lucente - in quanto abbiamo tolto l’arma agli agenti solo in situazioni per le quali questa non serve, come in ufficio. Per tutti gli altri servizi esterni il disarmo è solo temporaneo. Secondo la normativa nazionale e lo stesso regolamento, gli agenti devono essere infatti idonei all’armamento. Tale idoneità è data solo dal superamento di visite mediche e dall’addestramento ciclico degli agenti al poligono. Voglio quindi che i miei uomini, come previsto dalla legge, prima si sottopongano ad un corso di addestramento che insegni loro ad utilizzare l’arma. Ricordiamo che quest’ultima non è un giocattolo, e se da una parte è si un deterrente per il criminale, dall’altra è anche uno strumento di difesa fondamentale, che, proprio per la sua pericolosità, deve essere usata con cautela e coscienza. Pertanto ritengo che sia necessario, prima di dare l’autorizzazione, che gli agenti imparino ad utilizzarla, per la tutela degli stessi e degli altri e come previsto dalla legge, poi sarà mia cura dare l’autorizzazione a far portare l’arma nei servizi esterni”. A rigor di logica, così come è necessario fare qualche guida con l’istruttore prima di prendere la patente, lo è a maggior ragione anche un addestramento al poligono prima di poter utilizzare la pistola. Non è corretto affermare quindi che con tale decisione il sindaco abbia messo gli agenti di Tribiano nella condizione di non difendersi, ma al contrario,è giusto dire che il primo cittadino vuole che i suoi uomini siano preparati ad ogni evenienza. E per farlo, come in tutte le cose, è necessario prima.. andare a “scuola”!