Tribiano: inaugurato il monumento dedicato alla memoria delle vittime del Covid nel mondo sanitario |Fotogallery|

L’opera, collocata nella piazza del Municipio, è un dono del Lions Club di Zoate. Gabriele: «Manteniamo vivo il ricordo di chi ha combattuto in prima linea contro un nemico implacabile»

Cerimonia molto partecipata e coinvolgente a Tribiano venerdì 18 marzo, Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus. In piazza Giovanni Paolo II, infatti, è stato svelato il monumento dedicato ai caduti del mondo sanitario, opera donata al Comune dal Lions Club. Grande la partecipazione della cittadinanza, così come delle rappresentanze istituzionali locali e regionali, nonché delle Forze dell’Ordine. 

L’inaugurazione è stata aperta dagli alunni delle scuole elementari, che hanno esposto alcuni cartelloni preparati da loro per ringraziare medici e infermieri e hanno letto frasi tratte da poesie piene di amore e speranza. 

«Questo è un giorno particolare – ha commentato il dott. Sergio Bruno, presidente del Lions Club Zoate -. Oggi vogliamo creare una testimonianza per il futuro, per il sacrificio del mondo sanitario e per coloro che sono deceduti a causa di questa terribile pandemia. L’opera inaugurata oggi è di fatto un monumento ai caduti, un po’ come quello presente dall’altra parte della piazza, dedicato alle vittime dei Conflitti Mondiali. Perché anche quella contro il Covid è stata una guerra, anche se silenziosa, e il personale sanitario è stata la fanteria schierata in trincea. I medici che hanno ceduto il passo alla malattia sono ad oggi 372, mentre 90 sono gli infermieri».   
  
L’opera, progettata dagli architetti Antonio Brovedani e Luciano Zennaro e realizzata dall’artista Giuliano Gaigher, si presenta come una solida lastra in cristallo e fusione di vetro che poggia su un massiccio basamento in calcestruzzo. Vi sono raffigurati due esponenti del mondo sanitario, un uomo e una donna che indossano tute protettive e mascherine, che si stringono in un abbraccio, provati dalle fatiche di una battaglia senza risparmio. 

Ha poi preso la parola la prof.ssa Marina Montavoci, socia Lions e vedova del prof. Marzio Zennaro, storico membro del Lions e primario pneumologo con studio a San Giuliano, San Donato e Milano, che ha contratto la malattia ed è venuto a mancare proprio nell’esercizio della sua attività, nel 2020. «La mia voce è quella di Marzio – ha affermato commossa, accompagnata dai due figli -, che io sento e vivo quotidianamente. Oggi lo immagino qui, pieno di commozione e anche di riconoscenza nei confronti degli amici del Lions. Lui non voleva essere considerato un eroe. Diceva sempre: “Non si parli di eroe, ma di serio professionista che fa il proprio dovere, come un soldato che va al fronte”. Solo che non andava a sparare, ma a cercare di curare la vita, che lui amava profondamente e rispettava. Eppure non ha esitato mettere a repentaglio la propria per salvare quella degli altri».    

È poi intervenuto Franco Lucente, già sindaco di Tribiano ed ora capogruppo di FdI in Regione Lombardia. «Conosciamo bene la sofferenza di questi due anni – ha affermato -, soprattutto quella affrontata dai bambini. Per cui un pensiero particolare è rivolto a loro. È necessario ricordare quello che è stato, sebbene l’emergenza non sia ancora conclusa, perché purtroppo a volte la memoria è troppo corta. Non bisogna mai dimenticare chi questa guerra l’ha persa, soprattutto tra il personale medico e socio-sanitario che ha combattuto per salvare la vita di altre persone. La loro memoria va portata avanti. Per cui ringrazio i Lions e l’Amministrazione comunale per la giornata di oggi».

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