All’ospedale Predabissi di Vizzolo è allarme per il numero di aggressioni perpetrate all’indirizzo dell’intero personale ospedaliero, non solo medici e infermieri. Lo rende noto la stessa Asst di Melegnano e della Martesana, snocciolando dati che fanno riflettere. In particolare, per quanto riguarda il 2018, gli episodi sono stati 59, 41 dei quali in pronto soccorso, 5 al Centro unico prenotazioni e 6 nel dipartimento di salute mentale. Durante i primi 6 mesi del 2019, invece,  le aggressioni sono state 25, 16 delle quali in pronto soccorso e 5 nel dipartimento di salute mentale. Allargano poi lo sguardo a tutti gli ospedali dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Vizzolo Predabissi, Cassano d’Adda, Cernusco sul Naviglio, Vaprio d’Adda, Melzo e Gorgonzola), nel 2018 gli eventi violenti sono stati 129 e 54 nei primi 6 mesi del 2019. «Nella nostra ASST – commentano i vertici aziendali - si è formato un Gruppo di Lavoro multidisciplinare, per fornire alla Direzione un valido supporto nell’identificare le strategie atte a eliminare o ad attenuare questo tipo di violenza cercando le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune.  Una delle proposte emerse dal tavolo di lavoro è stata la realizzazione di un manifesto, con un invito al “rispetto” per chi sta lavorando, che verrà affisso in tutte le strutture della ASST. Poter fare quotidianamente il proprio lavoro con serenità e nel rispetto reciproco è fondamentale per migliorare continuamente la Qualità delle cure che offriamo ai nostri pazienti». Inoltre, per poter arginare efficacemente questi fenomeni, l’Azienda sta spingendo le vittime a denunciare ogni forma di violenza, per far si che nessun episodio rimanga impunito. Ma non solo. Infatti è in corso d’opera l’installazione di pulsanti con allarmi sonori, un sistema di monitoraggio costante e l’attivazione di guardie armate pronte a intervenire rapidamente in caso di bisogno.