All’ospedale Predabissi di Vizzolo una nuova arma per la cura dell’ictus
Un software automatizzato, donato dalla società Soleto Spa, consente una indagine accurata su quella che, in caso di ictus, viene definita “penombra ischemica”, cioè il tessuto cerebrale danneggiato dalla occlusione di un vaso
29 ottobre 2024
Una donazione preziosa, che si trasforma in valore aggiunto per la diagnosi e cura degli eventi cerebrovascolari invalidanti e potenzialmente fatali, perchè permette, grazie ad un software automatizzato, di trattare un maggior numero di pazienti colpiti da ictus ischemico. Questa nuova dotazione informatica, acquisita dalla ASST Melegnano Martesana, è già operativa presso l’ospedale di Vizzolo Predabissi ed è stata presentata dai responsabili della società Soleto Spa che ha reso possibile il progetto grazie al contributo economico voluto dal Presidente, Luigi Giovinazzo, e dai suoi stretti collaboratori, Massimo Barboglio, Omar Trinca e Mauro Bracco. Il sistema di elaborazione diagnostica consente una indagine accurata e dettagliata su quella che, in caso di ictus, viene definita “penombra ischemica”, cioè il tessuto cerebrale danneggiato dalla occlusione di un vaso ma potenzialmente recuperabile entro poche ore dall’esordio dei sintomi. Questo software, che si applica mediante un esame TAC con mezzo di contrasto, permette di identificare la presenza e l’estensione della penombra ischemica e, quindi, consente interventi mirati e qualificati. In termini pratici allarga l’intervallo di tempo in cui si può trattare con beneficio il paziente (finestra terapeutica) e quindi aumenta il numero di pazienti potenzialmente trattabili. «La realizzazione di questo progetto – ha commentato il Direttore Generale di Asst Melegnano-Martesana, Roberta Labanca -, rafforza significativamente l’approccio alla patologie acute tempo-dipendenti e rappresenta un’arma per contrastare la disabilità secondaria all’ictus, garantendo maggiore tempestività e precisione sia diagnostica che terapeutica».
29 ottobre 2024