SalvArti: l'arte come riscatto sociale, fino al 26 gennaio al Palazzo Reale di Milano
Capolavori sottratti alla criminalità in mostra per la legalità e la rinascita

15 gennaio 2025

Fino al 26 gennaio 2025, il Palazzo Reale di Milano ospita “SalvArti, dalle confische alle collezioni pubbliche”, un’esposizione straordinaria che celebra il valore dell’arte recuperata alla criminalità organizzata, trasformandola in un simbolo di speranza e rinascita. Questa mostra unica offre al pubblico l’opportunità di ammirare oltre 80 opere di maestri come Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Salvador Dalí e Andy Warhol. Oltre alla loro bellezza intrinseca, ogni opera testimonia il complesso e delicato processo di recupero che ha permesso di restituirle alla collettività.

Promossa dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), il Ministero dell’Interno e altri enti, SalvArti è parte del progetto Arte per la cultura della legalità. Dopo l’anteprima a Roma, Milano rappresenta la seconda tappa, con un itinerario che si concluderà a Reggio Calabria. La mostra offre uno spaccato affascinante dell’evoluzione artistica dal XX secolo agli anni Duemila, intrecciando movimenti e stili che spaziano dalla Metafisica alla Transavanguardia, dall’arte murale all’astrattismo geometrico.

Tra i pezzi più iconici spicca Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico, capolavoro della poetica metafisica, e il vibrante murale "Kh mural" di Keith Haring, che porta l’energia dell’arte urbana all’interno di un contesto istituzionale. Il percorso espositivo è arricchito da opere di Mario Sironi, Enzo Cucchi, Sandro Chia e Arnaldo Pomodoro.

Le opere in mostra provengono da due operazioni di confisca di grande portata. La prima, frutto di un’indagine internazionale contro frodi fiscali e riciclaggio, è stata possibile grazie alla collaborazione tra il R.O.S. dei Carabinieri e il Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. La seconda ha coinvolto un esponente di spicco della criminalità organizzata.

Ogni opera esposta racconta una storia di sottrazione, salvataggio e rinascita. La mostra non si limita a mettere in evidenza il valore estetico delle collezioni, ma vuole trasmettere un messaggio forte: la cultura può essere un potente strumento di consapevolezza e riscatto. In quest’ottica, le opere saranno in parte redistribuite a prestigiosi musei come la Pinacoteca di Brera e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, mentre altre arricchiranno la collezione permanente del Palazzo della Cultura di Reggio Calabria.

SalvArti è un potente invito a riscoprire l’arte non solo come veicolo di bellezza, ma come un faro di speranza per un futuro più giusto e inclusivo. Attraverso questa mostra, Milano si conferma crocevia culturale e baluardo di resilienza, trasformando ogni opera esposta in un manifesto di libertà e giustizia.
Stefano Brigati



15 gennaio 2025