Peschiera: «La sicurezza è un diritto, non una scelta politica»

«Consci delle falle nella sicurezza di Peschiera in orario serale, agiscono indisturbati»

L'ufficio mobile della Polizia Locale

L'ufficio mobile della Polizia Locale

L'opinione di Antonio Falletta

La sicurezza prima di tutto? Assolutamente sì, ma a Peschiera Borromeo non tutti sono di questo avviso. Questa non vuole essere una provocazione politica, tanto meno un'affermazione populista, ma è semplicemente la realtà che i peschieresi stanno vivendo nelle ultime settimane, in seguito alla sospensione del terzo turno di guardia da parte della Polizia Locale. Decisione sofferta ma inevitabile, dovuta essenzialmente alla carenza di attrezzature e risorse indispensabili a garantire quel servizio d'eccellenza tanto apprezzato dai cittadini. Ma le difficili condizioni in cui versavano le forze dell'ordine del territorio negli ultimi mesi non sono mai state un mistero. Organico sottodimensionato, carichi di lavoro oltre la media, autovetture da revisionare o sostituire e mezzi insufficienti a coprire le vaste aree della città. Questo l'allarme lanciato dal Commissario Frisone che, già lo scorso febbraio, lasciava intendere quello che sarebbe stato l'epilogo della faccenda. In nove mesi nulla è stato fatto per risolvere la situazione e si è assistito viceversa a un sensibile taglio dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Oggi l'efficiente attività di pattugliamento serale e prevenzione del crimine che aveva reso il comando di Peschiera Borromeo il fiore all'occhiello della Polizia Locale in territorio milanese, rimane un puro ricordo. Quello delineato è un quadro preoccupante e inaccettabile, una realtà antitetica rispetto a quella che stiamo vivendo a livello nazionale, dove il tema della sicurezza non è mai stato tanto sentito.A Peschiera si rischia una stagione all'insegna di criminalità e insicurezza. E i primi segnali in questo senso sono già arrivati. Tentativi di furto e scassi in tutta la città negli ultimi giorni, ma quello che è successo martedì 15 novembre ha dell’incredibile. A Bettola, poco prima di cena, si è verificata una rapida escalation di azioni criminali. Alle 18 in via Pavesi, alcuni malviventi senza scrupoli tentano di introdursi in alcune villette arrampicandosi funambolicamente sui balconi. Allarme rientrato solo grazie alle urla di una signora che rincasava. Alle 18.30 la seconda azione criminale. Alcuni ignoti vengono segnalati nell’atrio di un condominio in via Monti. Anche questa volta il coraggio dei residenti evita conseguenze peggiori. Ma non è finita qui. Un’ora dopo, gli stessi individui saranno protagonisti di un grave furto presso una villetta in via D’Annunzio. Consci delle falle nella sicurezza di Peschiera in orario serale, agiscono indisturbati, concludendo la propria azione con un ricco bottino di gioielli e contanti. I cittadini oggi sono preoccupati e la Giunta dovrebbe al più presto trovare i fondi necessari a riportare la situazione alla normalità. Il concetto di sicurezza dovrebbe stare alla base di qualsiasi programma politico, dovrebbe essere prerogativa per qualsiasi dirigente realmente innamorato della propria città. Perché la sicurezza è bipartisan.
Antonio Falletta