Su Peschiera Borromeo soffia un vento antidemocratico denominato PeschieraGate

L’opinione di Moreno Mazzola: «La sindaca o rende evidente che l’azione fatta e le dichiarazioni fatte rientrano in un quadro di legittimità oppure si è mossa su un crinale pericoloso e, responsabilmente, dovrebbe dimettersi»

Moreno Mazzola

Moreno Mazzola

Nell’ottica e nell’utilizzo attuale dei social a questo evento si sono coniugate ulteriori azioni che si sono espresse in insulti, in chi professa un uso sobrio e rispettoso dei social anche da parte di chi oggi si indigna e ieri, non più tardi di quattro anni fa, taceva. C’è la necessità di instaurare una nuova concezione morale della politica nel rispetto delle idee dell’avversario: non concordo su cosa dici ma mi batterò perché tu possa esprimere compiutamente il tuo pensiero prendendo posizione rispetto all’uso improprio ed esecrabile dei social. Purtroppo, noi siamo il paese dei Guelfi e Ghibellini, dove non dipende cosa dici o cosa fai ma dipende chi lo fa non entrando nel merito delle affermazioni e delle azioni. Una condanna ferma e decisa nonché il sostegno morale a chi ha subito questi attacchi deve essere espresso da tutte le forze politiche. Il sindaco rappresenta tutta la comunità ed è il garante a livello locale del rispetto delle leggi e del rispetto della Costituzione avendo la responsabilità di fungere anche di esempio. Il problema vero che si pone oggi in questa situazione è capire se le fantomatiche direttive, così come espresso dal Sindaco in un’intervista al Corriere della Sera, diventate evidentemente prassi, si configurano in un quadro legislativo che le permette. Perché delle due l’una, e questo dovrebbe essere chiaro a chi è intellettualmente onesto indipendentemente dall’orientamento politico, o esistono norme e leggi che permettono quanto è successo e il sindaco dovrebbe rispondere nel merito e di conseguenza il caso si sgonfierebbe da solo oppure si è agito al di fuori del contesto legislativo in quanto nel nostro ordinamento solo il Giudice, sulla base di presentazione di una querela, può decidere se nel contesto e in relazione alle parole profuse ci è volontà di offesa. Il rispetto delle leggi sono alla base del nostro vivere civile, sono alla base della formazione di un concetto di comunità, la chiarezza nell’agire è alla base dell’azione di trasparenza amministrativa. Io penso che il Sindaco oggi si trova di fronte a un bivio, nel rispetto dell’azione democratica dell’amministrazione nel contesto attuale, o rende evidente che l’azione fatta e le dichiarazioni fatte rientrano in un quadro di legittimità e deve rendere chiaro ai cittadini questo aspetto oppure si è mossa su un crinale pericoloso e, responsabilmente, dovrebbe prendere la decisione di dimettersi. Questo è il punto focale della questione e in una nazione libera e democratica (sic!) su questo tema si deve avere la capacità di esprimersi indipendentemente dalla casacca politica, tutto il resto è folkore.

Moreno Mazzola

“Abbiamo fatto l’Italia, adesso dobbiamo fare gli italiani”. Massimo D’Azeglio