Paullo: “scintille” tra il sindaco e il Partito democratico in merito alla variante al Pgt

La sezione locale del Pd ha infatti espresso parere contrario ad alcune modifiche al piano operate dalla sua maggioranza, pronunciandosi negativamente in Commissione e in Consiglio comunale.

Federico Lorenzini, sindaco di Paullo

Federico Lorenzini, sindaco di Paullo

La variante al Piano di governo del territorio (Pgt) recentemente adottata dal Consiglio comunale di Paullo, è stata tuttavia fonte di scintille tra il primo cittadino, Federico Lorenzini, e la sezione locale del Partito democratico, che si è di fatto dissociata dall’operato della sua maggioranza. Nello specifico, i vertici del Pd paullese hanno bocciato tre modifiche presenti nella variante al documento urbanistico, esprimendo parere negativo prima in Commissione e poi in Consiglio comunale. Il primo “pomo della discordia” riguarda il fatto di aver reso edificabile l’area di San Pedrino, parzialmente di proprietà comunale e negli ultimi anni rimasta verde, che secondo il Pd avrebbe invece dovuto essere destinata ad un possibile futuro ampliamento del centro sportivo. Il secondo fattore estremamente criticato dai vertici democratici inerisce invece la modifica del vincolo allo sviluppo in verticale degli edifici che, dai precedenti 16 metri, con la recente variante viene portato a 19. In tal senso, secondo il partito, il fatto di poter realizzare palazzi con un piano in più finirebbe per avere un impatto negativo su Paullo, stravolgendone l’assetto paesaggistico. Un ulteriore motivo di avversione è infine legato al fatto di aver ricompreso, nella previsione di vendita dell’attuale sede della polizia Locale in via Fratelli Cervi, anche buona parte del giardino della scuola dell’infanzia di via Volta, lasciando al plesso solo una ridotta porzione di verde. Tale scelta, secondo il Pd, finirebbe per impedire ogni possibile futuro ampliamento della scuola, anche alla luce delle previsioni che, per i prossimi anni, stimano l’incremento dei piccoli alunni di almeno una settantina di unità. Lo scollamento tra la maggioranza e il Partito democratico si è di fatto concretizzato già con il parere negativo in Commissione urbanistica dei due consiglieri di nomina del Pd, cioè Gabriella Gangale e William Marchesan, con tanto di dimissioni di quest’ultimo. Ad ogni modo, la direzione locale democratica ha precisato di non aver mai avuto intenzione di sfiduciare la Giunta Lorenzini, ma bensì di aver esclusivamente espresso un parere contrario ben circostanziato.