«Carla ragiona con la sua testa, io non mi occupo della politica di Peschiera» così Milani rispose a Lugarà

Le manovre di Antonino Lugarà per non far cadere Luca Zambon Sindaco di Peschiera Borromeo passarono anche da Milano

Luagarà con il n.2 di regione Lombardia Mantovani

Luagarà con il n.2 di regione Lombardia Mantovani Immagini diffuse dai Carabinieri

Le cosche vogliono spremere Peschiera Borromeo

Dal quadro di questi giorni, emerge anche, che il faccendiere Lugarà nel 2015 intervenne per convincere i Consiglieri di Forza Italia di Peschiera Borromeo a non firmare la  mozione di sfiducia che  avrebbe mandato a casa Zambon. L’esponente delle cosche calabresi, incontra a Milano i vertici regionali di Forza Italia, ma non solo. Sul Corriere della Sera del 1 ottobre 2017, Gianstefano Milani partner di Carla Bruschi Consigliere comunale di Forza Italia a Peschiera Borromeo, ricorda i fatti di quei giorni:  «Venni contattato da Davide Valia (consigliere comunale a Pero, ndr) che non sentivo da una vita — ricorda oggi Milani — che mi disse che sarebbe venuto a trovarmi una persona per parlare di Peschiera». È il quattro agosto 2015: «Lugarà si presentò in Mercedes, ricordo che aveva un anello, era con un’altra persona che non conoscevo la quale disse di essere un commercialista. Io non li feci salire in casa, andammo in un bar a prendere un caffè». I due, secondo il racconto di Milani, arrivarono subito al punto: «Mi fecero capire che la giunta di Peschiera doveva rimanere in carica, che dalla cosa ci avrebbero guadagnato tutti, che avrei dovuto parlare con la mia compagna. Ci tengo a dirlo: io risposi che Carla ragionava con la sua testa, che non mi occupavo di politica a Peschiera e me ne andai, facendo finire lì la cosa». Milani ne parla immediatamente con la compagna. «Capii subito, dopo aver parlato con il mio compagno — dice oggi Carla Bruschi — che la cosa era molto seria, decisi così di rivolgermi a Luca Squeri (all’epoca coordinatore provinciale di Forza Italia, ndr). Nonostante il tradimento del nostro collega Antonio Falletta, alla fine, nel dicembre 2015, riuscimmo a far cadere Zambon insieme ai dissidenti del Pd». La Bruschi si spinge oltre: «Peschiera ha sempre fatto gola agli interessi dei costruttori, quando mi occupavo di urbanistica in giunta subii minacce e intimidazioni».