Per Silvio Chiapella (Italia Viva), l’amministrazione cittadina è commissariata da Peschiera Riparte: «Entrino in maggioranza»
«Dilettanti allo sbaraglio. Gli accordi si fanno alla luce del sole. Il centrodestra ha una classe “digerente” non dirigente, mandano giù tutto. Fanno intendere fischi per fiaschi. Stop a questa amministrazione, meglio il Commissario».

Silvio Chiapella dalla villegiatura interviene nelle vicende politiche peschieresi

L'accordo "segreto" sottoscritto fra Peschiera Riparte e il centrodestra;
«Continuità amministrativa fra questa amministrazione e quella precedente»
Peschiera Borromeo, 3 agosto 2023. È mattino presto, Silvio
Chiapella ex assessore all’urbanistica di Peschiera Borromeo e attuale
responsabile cittadino di Italia Viva chiama in Redazione, per sincerarsi che
il sito di 7giorni non fosse stato hackerato: «Sono in villeggiatura e quasi quotidianamente mi collego sul vostro
sito per tenermi aggiornato su quello che succede a Peschiera Borromeo, le
notizie politiche che avete pubblicato in questi giorni disegnano scenari che
neanche nei migliori libri di fantapolitica distopici avevo mai ritrovato, e
allora mi è venuto spontaneo chiedermi se non il vostro sito non fosse stato
compromesso». Questa sottile ironia del combattivo Chiapella ha dato il via
ad una lunga chiacchierata sui temi caldi a Peschiera Borromeo che in questi
giorni stanno agitando la politica cittadina: «A Peschiera, abbiamo una amministrazione espressione della maggioranza,
commissariata da Peschiera Riparte – esordisce Silvio Chiapella -. L’accordo in 10 punti sottoscritto con il
centrodestra al ballottaggio ha qualcosa di incredibile. Per incassare
l’endorsement al ballottaggio, le forze politiche e civiche della coalizione di
Augusto Moretti hanno sottoscritto un impegno programmatico che va al di là
delle timide iniziali dichiarazioni dei firmatari che parlavano di obiettivi comuni
per il consumo di suolo zero. C’è una Legge di Regione Lombardia che già
prevede il consumo zero del
territorio. Che poi leggendo i 10 punti c’è da chiedersi come si fa a
realizzare un palazzetto dello sport a Mezzate non consumando suolo. Questo me
lo devono spiegare, a meno che non sia un palazzetto, come dire che sta per
aria, ma credo che questo sia molto difficile. Noi come Italia Viva, di fronte
a affermazioni di questo genere rimaniamo increduli. Logica vuole che se doveva
essere un accordo di natura politica, occorreva assumersi la responsabilità di
entrare direttamente in Giunta con degli
apparentamenti alla luce del sole e trasparenti, per
rispetto dell’elettorato. Prescindo poi dal contenuto che è
assolutamente pretestuoso e che non ha assolutamente significato programmatico.
Non sono indicate le modalità e i tempi
di attuazione. Ma come si fa a pensare di poter sostenere indirettamente una Giunta?
Fai degli accordi che rimangono segreti, senza
assumerti la responsabilità di quello che fai? Troppo comodo dire agli altri di intraprendere
certe azioni amministrative senza metterci
la faccia. Il centrodestra ha totalmente
sbagliato ad aver accettato questo accordo con l'idea che, non dando posti in Giunta
non ci non ci fossero, come dire, problemi di natura politica o di
rappresentanza, esattamente il contrario. Gli accordi si fanno alla luce del sole.
Ché ne dica questa compagnia di geni della politica, la trasparenza è alla base
dell’azione politica. Coloro che l’hanno sempre predicata come valore tengono
nascosto un accordo del genere alla cittadinanza, e voglio impartire lezioni
agli altri? Il primo punto dell’accordo – commenta ancora Chiapella - apre a dei brutti scenari, una pagina buia. La
tesi sostenuta: “io non voglio
niente, ma mi devi far passare il mio Piano di Governo del Territorio” fa trasparire una modalità infantile e
distruttiva della concezione stessa della politica con P maiuscola. Che poi
comunque chi vincerà le prossime elezioni potrà cambiare il PGT il giorno dopo
e quindi sarebbe uno sperpero di denaro pubblico. Bisogna lasciare l’onere di
redigere il Piano di Governo del territorio alla prossima maggioranza. Questa
ormai non esiste più. Il problema
vero di questi dilettanti allo sbaraglio è che non sanno cos'è la politica,
basta riascoltare le dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale e leggere
quelle rilasciate alla stampa. I leader
del centrodestra si sono coperti di ridicolo, qualcuno ha risposto che erano
punti condivisi del programma … si come no. Qualcuno ha risposto che non c’era
e se c’era dormiva … non sapeva niente a nessuno. E poi abbiamo visto che
questo accordo è stato sottoscritto non solo dal Sindaco ma da tutti i
componenti della coalizione. È stato fatto un accordo con le altre forze
politiche. Questi rivoluzionari alla Parisotto, vanno con la
bandiera dell’antifascismo alle celebrazioni del 25 Aprile, poi firmano un
accordo con Fratelli d'Italia e Lega. Il
centrodestra prenda atto di questa crisi profonda e per rispetto
dell’elettorato metta la parola fine a questa Amministrazione che altro che
danni non potrà fare in questo scorcio di legislatura. Ci sarà qualche mese per
fare un po’ di chiarezza e per capire chi effettivamente ha cuore i bisogni
della città. C’è stata una continuità amministrativa fra questa
amministrazione e la precedente, in 7
anni e passa i problemi della città non
sono stati ancora risolti. Sono ancora li sotto gli occhi di tutti. Escludendo lo street food che se non altro
ha fatto alzare il colesterolo a tutti. Tante
parole e pochi fatti. Basterebbe citare i centri sportivi chiusi. La vicenda di
Bellaria, il Parco, il Centro civico, la Postal Market, l’ex Microsoft, il
Bistrò, la questione del Centro
commerciale che deve essere ancora ridefinita, e tante altre».
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Un fiume in piena Silvio Chiapella che non concede nessuna scusante al
centrodestra e a Peschiera Riparte: «Per
una questione di trasparenza – continua l’esponente di Italia Viva - sia giusto
che arrivi il Commissario. Siamo in presenza di una giunta che non c'è più, di
una maggioranza che non c'è più, di un pezzo dell'opposizione che è una falsa
opposizione che in verità sta in maggioranza. Siamo veramente a al delirio».
Chiediamo a Chiapella, come si è arrivati a tutto ciò, e se la classe
dirigente del centrodestra ha responsabilità?
«Io starei attento a usare quella parola
classe dirigente – risponde l’ex assessore all’urbanistica -. Forse questa è una classe digerente, non
dirigente. Perché digeriscono tutto, dicono una cosa, poi ne fanno un'altra. Il
problema vero è che quando non c'è la politica e la politica uno non se lo inventa,
questi sono i risultati. Per far politica occorre passione, competenza e
fatica, perché la politica si studia, le soluzioni si studiano, i problemi si
affrontano, si analizzano, si trovano soluzioni. Si organizzano serate a tema,
si coinvolgono i cittadini, le associazioni. L’azione amministrativa va
spiegata, va fatta comprendere, va sostenuta, certo non è facile, perché ti
esponi anche a proteste e pareri contrari, ma questo è il dovere di chi fa
politica: confrontarsi. Poi portare gli atti in consiglio comunale con una
maggioranza chiara e chiedere l’approvazione. Non fare accordi sotto banco
dando per intendere fischi per fiaschi». Provochiamo ancora Silvio Chiapella chiedendo se oltre al punto sul PGT alcuni
punti dell’accordo lo abbiano lasciato perplesso: «Ci sono dei suggerimenti dati
– continua il leader cittadino del partito di Matteo Renzi -; uno per il CDA delle farmacie comunali e
l'altro per dare una l'affidamento alla Pro Loco che appaiono come un bieco
clientelismo nel caso migliore. Come la conferma dello Sportello lavoro in
collaborazione con Workout».
Giulio Carnevale