Peschiera, disabilità, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede all’Amministrazione di aderire al Contrassegno Unificato Disabili Europei

Allo stato attuale solo 26 comuni italiani su 7.901 hanno aderito al CUDE, a seguito di ciò il governo ha sollecitato il Presidente dell’ANCI, De Caro, a inviare una missiva a tutti i Sindaci al fine di aderire al sistema.

Moreno Mazzola

Moreno Mazzola

«Per semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale                       il Decreto ministeriale del 5 luglio 2021 ha istituito una banca dati nazionale a cui Comuni e persone con disabilità titolari di contrassegno disabili, possono aderire rendendo più facili gli spostamenti da un Comune all’altro, in quanto non devono più                            comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato situate in comuni diversi da quello                              di riferimento. Per rendere possibile tutto ciò è necessario però che i vari comuni aderiscano alla                    piattaforma CUDE ed è per questo che abbiamo presentato il 25 maggio una mozione (protocollo numero 19213) chiedendo all’Amministrazione della nostra città di aderire alla piattaforma CUDE facilitando così la mobilità delle persone con disabilità. Siamo convinti che questo piccolo ma importante gesto sia un modo semplice e                concreto per rendere Peschiera Borromeo una città attenta e inclusiva», scrivono Claudia Bianchi e Moreno Mazzola consiglieri del Partito Democratico (Scarica la Mozione in Pdf).

Cos’è il Registro Pubblico CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europei)

In Italia, così come nelle altre nazioni aderenti alla Comunità Europea, esiste Il Registro Pubblico CUDE che è la banca dati nazionale online che contiene tutte le informazioni relative ai CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo). Attraverso l’emanazione del D.P.R. n°151/2012 «Regolamento in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide» pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31-8-2012 L’Italia ha introdotto il CUDE, Contrassegno Unificato Disabili Europeo, il nuovo formato europeo dei contrassegni dei disabili. In base alla normativa: «Nello spazio riservato all'eventuale vignetta olografica anti-contraffazione può essere inserito anche un microchip elettronico di raccolta ed eventualmente comunicazione dati». Questo consente di raccogliere e comunicare i dati dei in modo tale che, applicando un microchip elettronico sul contrassegno disabili, i dati possano essere letti e controllati in tempo reale tramite un dispositivo collegato al Registro Pubblico CUDE. I vantaggi derivanti dall'applicazione del CUDE sono molteplici e il servizio è rivolto principalmente a Comuni e Comandi di Polizia aderenti al progetto, i quali, una volta abbonati, potranno:

•             fare dei controlli incrociati in tempo reale

•             effettuare una gestione più rapida dei contrassegni

•             avere un accesso ai dati "non sensibili" di tutti i Comuni italiani

•             garantire la tutela del diritto alla mobilità dei disabili

•             agire per una riduzione dei parcheggi abusivi negli stalli riservati ai disabili

•             fare una politica sociale attiva per la disabilità

•             garantire la tutela del diritto alla mobilità dei disabili

•             rafforzare le attività di collaborazione tra Comuni

Purtroppo, allo stato attuale solo 26 comuni italiani su 7.901 hanno aderito al CUDE, a seguito di ciò il governo ha sollecitato il Presidente dell’ANCI, De Caro, a inviare una missiva a tutti i Sindaci al fine di aderire al sistema. La tecnologia oggi ci permette di agevolare in modo sensibile la mobilità delle persone soggette a disabilità e non ci si può permettere che tutto questo non possa essere messo in funzione perché l’adesione dei Comuni Italiani è bassa. A fronte di questa poca attenzione stanno proliferando, in tutti i Comuni, nei Consigli Comunali, delle mozione dei gruppi di minoranza che sollecitano l’adesione al sistema. Questo è successo a Segrate, come riportato recentemente da 7Giorni, e anche nel comune di Peschiera Borromeo il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato la mozione di adesione al CUDE. Il Partito Democratico di Peschiera Borromeo ha richiesto che questa mozione venga discussa nel primo Consiglio Comunale utile. Ci auguriamo che, a breve, tutti i Comuni italiani aderiranno all'iniziativa in modo di garantire il diritto dei cittadini più fragili di poter circolare liberamente, usufruendo dello stesso diritto in maniera omogenea su tutto il territorio italiano e consentendo loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità.