Peschiera, Marino Moretti: «La bocciatura di questa mozione è il frutto di incapacità politica. Mio figlio avrebbe fatto diversamente»

Il padre dello scomparso Sindaco Augusto Moretti, polemizza sulla mozione di Mazzola e Bianchi bocciata dalla maggioranza che chiedeva all’Amministrazione di interloquire con la dirigenza del Pio Albergo Trivulzio per salvaguardare l’incolumità dei residenti di via Pascoli 3 a Linate

Marino Moretti

Marino Moretti Il padre dello scomparso Sindaco Augusto Moretti è uno dei residenti delle case del Pio Albergo Trivulzio di Linate

«La gente di Linate adesso sa come si è comportata la maggioranza, e si ricorderà»

La Mozione del Partito Democratico a firma Moreno Mazzola e Claudia Bianchi, a sostegno dei cittadini di Linate che abitano nelle case del Pio albergo Trivulzio, affinché si fosse trovato il modo di aprire un canale diretto con la dirigenza del PAT per cercare di far valere le ragioni dei cittadini residenti nel comparto di via Pascoli 3,  è stata bocciata  nel Consiglio comunale di mercoledì 27 settembre 2023. La maggioranza ha adotto motivazioni legate alla sfera di competenza dell’Ente comunale, a tale proposito Stefania Accosa, vicesindaco facente funzioni di Sindaco ha dichiarato di aver intuito che la mozione volesse assegnare poteri al comune che il comune non ha, e che quindi non avrebbero approvato il documento pur cercando un dialogo con la dirigenza del Pat.

Un’amministrazione comunale si misura per gli atti che delibera, non con le dichiarazioni. Questa decisione della maggioranza di non sostenere la battaglia dei residenti con una delibera ufficiale ha mandato su tutte le furie i residenti della frazione peschierese. Fra le numerose testimonianze raccolte dalla Redazione, di seguito riportiamo le parole autorevoli di Marino Moretti, residente nel comparto di Via Pascoli 3, e padre dello scomparso sindaco Augusto Moretti.

«La bocciatura di questa mozione è il frutto di una incapacità politica esaltante, per conto mio è un ‘infamia”. Una mozione che non contemplava nessuna spesa se non appoggiare una lotta giusta e corretta incominciata ormai da anni dai cittadini residenti nel comparto di via Pascoli, contro il personalismo che ha la dirigenza del Pio Albero Trivulzio, che fa quello che ne ha voglia. Fa e disfa a Linate quello che vuole. Abbiamo incontrato l’assessore al Bilancio Scialpi riferendogli tutte le problematiche compreso il sospetto che qualche decina di residenti non siano in regola con i tributi comunali a causa del mercato illegale dei subaffitti, che sfuggono al controllo delle autorità. Lo stesso Assessore ci ha detto che ha dei problemi con il Pio Albergo Trivulzio  perché non riescono ad avere i riferimenti dei residenti con i relativi millesimi. Alla luce di tutto questo non capisco come non si voglia aprire un canale ufficiale di discussione su problematiche così impattanti per tutti le famiglie di via Pascoli 3. Il Comune ha le competenze per intervenire su vari fronti» tuona Marino Moretti.

«Era un momento di solidarietà da dare ai cittadini che stanno vivendo una brutta situazione – ribadisce il padre di Augusto Moretti -. Io non pensavo che la maggioranza si comportasse così. Non hanno avuto la serenità di risolvere un problema per i cittadini di Linate anche per la memoria di mio figlio Augusto, visto il fiorire di iniziative alla sua memoria era la cosa giusta da fare. Sicuramente Augusto avrebbe votato in modo differente».

«Segnalo anche che alcuni residenti anche abusivi e in subaffitto – continua Marino Moretti -, al posto di essere collegati all’utenza del metano, utilizzano allegramente le bombole del gas, mettendo a rischio la sicurezza del complesso. È una questione anche di sicurezza, girarsi dall’altra parte è incomprensibile. Bisogna risolvere questa situazione, i subappalti creano situazione di degrado. Nessuno compreso le Forze dell’Ordine si prende la briga di affrontare le problematiche. La Polizia locale la vediamo solo in occasione di qualche raro sfratto che fanno. Se fossi il facente funzioni sindaco avrei dato indicazioni alla maggioranza di votare a favore di quella mozione, e mi sarei messo al fianco dei cittadini. Siamo veramente delusi. Questo – conclude il padre dello scomparso  primo cittadino - è un errore che non rientrerà facilmente. La gente di Linate adesso sa come si è comportata la maggioranza in questo caso, e si ricorderà».

Giulio Carnevale