Peschiera, gli inquilini delle case del Pio Albergo Trivulzio di Linate chiedono ascolto: «Situazione insostenibile»

La Baggina ha i conti in rosso e le difficoltà dell’Ente si ripercuotono sulla gestione del condominio di via Pascoli 3 a Linate, Mazzola (PD): «Presenteremo interrogazione in consiglio comunale in modo da impegnare l’amministrazione a cercare soluzioni»

In alto a sinistra i portavoce degli inquilini con a destra il Consigliere comunale Moreno Mazzola

In alto a sinistra i portavoce degli inquilini con a destra il Consigliere comunale Moreno Mazzola Nelle latre foto alcune foto che documentano i disagi dei residenti

Le vicissitudini della crisi del Pio Albergo Trivulzio si stanno riflettendo anche sugli inquilini delle case della Baggina in via Pascoli 3 a Peschiera Borromeo. Le 46 famiglie di Linate, spesso a basso reddito, lamentano il disagio di vivere nei stabili dell’Ente milanese a causa di reiteriate problematiche che si trascinano da anni mai risolte.

Il Pio Albergo Trivulzio ha i conti in rosso, per ora non è ancora stato commissariato, ma la decisione è stata rimandata alla prossima settimana. La situazione finanziaria critica della struttura è stata documentata da una indagine, ma al momento sembra improbabile che si trovi un'alternativa al commissariamento. Il governatore di Regione Lombardia  Attilio Fontana ha esaminato ieri i risultati della valutazione effettuata dall'Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo. Il Pio Albergo Trivulzio di Milano presenta un deficit patrimoniale di 32 milioni di euro che richiede una ricapitalizzazione. Dal 2005 a oggi, sono state accumulate perdite per circa 110 milioni di euro. Inoltre, ci sono debiti verso i fornitori per circa 24 milioni di euro, con tempi di pagamento di 240 giorni nel 2022. La situazione finanziaria peggiorerà ulteriormente a causa delle mancate alienazioni previste per il 2023. I ricavi per le prestazioni sanitarie sono diminuiti rispetto al 2019. Nel budget del 2023, il costo del lavoro è di circa 62 milioni di euro, mentre i ricavi stimati ammontano a poco più di 78 milioni di euro. Se consideriamo solo i ricavi derivanti dalle attività sanitarie, sociosanitarie e sociali, l'importo dei ricavi si riduce a circa 64,5 milioni di euro. Di conseguenza, l'incidenza del costo del lavoro sui ricavi per questa parte di produzione è del 96%, in linea con il dato del 2022 e in aumento rispetto agli anni 2019-2021. Il presidente della Regione, l'assessore al Welfare e il sindaco di Milano sono d'accordo sul commissariamento della Baggina e sulla persona da incaricare del risanamento, l'ex prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, attuale presidente della Fondazione Beic. Le resistenze di Fratelli d'Italia e la ricerca di un'exit strategy potrebbero ritardare la decisione, ma la situazione richiede l'intervento di un commissario a causa del grave squilibrio finanziario causato dalla pandemia e dai problemi nel settore delle strutture per anziani. Nella giornata del 2 agosto 2023, Moreno Mazzola Consigliere comunale del Partito Democratico ha voluto dare voce al disagio dei residenti della frazione di Linate promuovendo un incontro con la stampa locale: «La mia presenza a questo incontro è in duplice veste: la prima in quanto amico dei residenti che mi hanno chiesto di farmi promotore di un incontro con la stampa e io spero che questa esposizione mediatica possa portare il Pio Albergo Trivulzio a venire incontro alle richieste dei condomini; dall'altra parte come consigliere comunale e sarà mia intenzione presentare interrogazione in consiglio comunale in modo da impegnare l’amministrazione a cercare soluzioni, con il Pio Albergo Trivulzio, confacenti alle necessità dei residenti», ha dichiarato l’esponente del Circolo Moro Berlinguer di Peschiera Borromeo.
All’incontro in rappresentanza degli inquilini erano presenti Marino Moretti, Mario Avanti e Luciano Moro i quali hanno lamentato in primis la preoccupazione per le tabelle relative ai rinnovi dei canoni di locazione, in quanto il Pio Albergo Trivulzio vuole applicare le tabelle per uno stato di fatto “ottimale” quando invece per via di una serie di problematiche fatte presente in continuazione dai condomini alla amministrazione il complesso dovrebbe ricadere in uno stato di fatto “normale”. Questa differenza vale sul canone di locazione annuale anche una differenza del 40%. Seconda cosa, la gestione del condominio risente di una mancata sorveglianza sugli inquilini, in quanto ci sono subaffitti abusivi che fanno lievitare il numero di residenti di ogni unità abitativa, e di conseguenza le utenze dell’acqua che non rispettano più la realtà dei consumi nel rapporto numero residenti/abitazione. Inoltre numerosi sono le persone che non sono in regola con altri tributi comunali. Ma il tasto dolente è la manutenzione ordinaria e straordinaria, che secondo gli inquilini non è attenzionata in maniera corretta dalla proprietà, questo farebbe  emergere criticità negli appalti di pulizie, nelle opere edilizie, nelle riqualificazioni, nelle realizzazioni e manutenzioni degli impianti elettrici, spesso realizzati con approssimazione e mai in linea con i capitolati d’appalto. A tutta questa “approssimazione” aggiungiamo la mancanza di un impianto per il digitale terrestre funzionante, opere non terminate, stato precario di manutenzione in alcune scale, la presenza di ratti e insetti nel complesso, la situazione dicono gli inquilini «È insostenibile. E ogni volta che segnaliamo i disagi non c’è mai un riscontro celere, e risolutivo delle problematiche segnalate. Chiediamo ascolto».
Giulio Carnevale