Pioltello: dopo le dimissioni del sindaco, arriva la diffida del Prefetto

Tentativo in extremis di evitare il commissariamento. Attraverso una lettera viene chiesto a primo cittadino e consiglieri di appianare le divergenze e rientrare in aula per votare il bilancio

Cristina Carrer

Cristina Carrer

A pochi giorni dal terremoto politico che ha colpito Pioltello, culminato con le dimissioni del sindaco vista la bocciatura del bilancio, è intervenuto il prefetto di Milano, Paolo Tronca, nel tentativo estremo di evitare il commissariamento. L’approvazione del bilancio consuntivo per il 2014, in programma per la seduta consigliare di martedì 5 maggio, aveva visto infatti l’apertura di una vera e propria spaccatura all’interno della maggioranza di centrodestra, a seguito del voto negativo da parte di 2 consiglieri eletti nelle fila di Progetto Pioltello, lista facente parte della coalizione di governo. A questi si erano poi aggiunti i pareri contrari anche di 2 appartenenti al Gruppo Misto, nonché ex esponenti di Forza Italia che, assieme al “no” compatto dell’opposizione, avevano mandato sotto la maggioranza. Ora, l’intervento del Prefetto milanese assume i contorni di una vera e propria ultima “ancora di salvezza”, volta a scongiurare lo scioglimento del Consiglio comunale e il conseguente arrivo del commissario. 
Per mezzo di una missiva inviata a Cristina Carrer, primo cittadino dimissionario, e ai consiglieri, Tronca ha invitato formalmente l’Amministrazione a tornare in aula e votare nuovamente il bilancio 2014, entro e non oltre 20 giorni. Il sindaco avrà quindi tempo sino alla fine di maggio per tentare di ricucire lo strappo e verificare la tenuta della sua maggioranza. In caso contrario, qualora le divergenze interne si dovessero dimostrare effettivamente insanabili, non ci saranno più ostacoli al commissariamento, che per il Comune di Pioltello sarà quindi il secondo nel giro di poco più di 1 anno, dopo quello seguito all’arresto dell’ex sindaco Concas.
Redazione Web