“Insieme per San Donato” e “San Donato Ci Piace” chiedono una Commissione consiliare permanente e l‘utilizzo del disavanzo di amministrazione

«Bisogna agire in fretta». I due gruppi consiliari di opposizione chiedono di prendere in considerazione le misure economiche straordinarie sottoposte al sindaco Checchi

I due gruppi consiliari di minoranza Insieme per San Donato e San Donato Ci Piace, fanno pressing sull’amministrazione comunale ribadendo in una lettera all’amministrazione comunale alcune proposte già enunciate nella lettera dello scorso 18 marzo, a cui il Comune ha dato seguito. «Così come a livello nazionale si è avviato un tavolo di confronto tra tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, anche a livello locale si promuova una conferenza dei capigruppo permanente e con cadenza settimanale, alla presenza di Sindaco, Presidente del Consiglio, Giunta e capigruppo per condividere in modo propositivo e unitario i bisogni della città e le possibili misure eccezionali da introdurre per fare fronte all’emergenza socio-economica prodotta dall’emergenza che stiamo vivendo» recita l’incipit della comunicazione.

I Consiglieri comunali in oggetto hanno avanzato fin da subito delle proposte e vorrebbero che fossero discusse subito per via della grave situazione. Per questi motivi chiedono all’amministrazione comunale e al Presidente del Consiglio di farsi carico di promuovere un tavolo istituzionale permanente con tutte le realtà produttive ed associative (tra queste anche la Protezione Civile e la Croce Rossa) della città con l’obiettivo di ascoltare i bisogni, stabilire le priorità e pianificare/indirizzare gli interventi e le risorse necessarie.

Gli scriventi sostengono di voler svolgere i Consigli comunali per deliberare sugli interventi immediati da mettere in atto e per comunicare ai cittadini in modo formale e continuo. I due Gruppi consiliari hanno apprezzato che l’amministrazione comunale abbia accolto i provvedimenti proposti nelle settimane precedenti fra cui l’esenzione del pagamento della retta per i nidi comunali per i mesi di chiusura straordinaria; la sospensione per il periodo emergenziale del pagamento della sosta oltre alla liberalizzazione delle zone a disco orario e alla sospensione dell’attività sanzionatoria per il lavaggio strade; la costituzione del Fondo di mutuo soccorso per il quale si augurano uno stanziamento più robusto di quello fatto ad oggi. Le ulteriori proposte di Insieme per San Donato e San Donato Ci Piace che i due gruppi si augurano siano accolte sono: il rinvio dei canoni di locazioni dei negozi comunali; riduzione al “minimo di legge” dell’importo da versare da parte di privati, esercizi commerciali e imprese per la TARI e le altre imposte comunali come TASI, CONSAP ecc. ecc.. In merito all’elargizione dei 400  milioni di euro ai comuni i gruppi di opposizione chiedono la stesura di un regolamento chiaro e trasparente. «Chiediamo che il Comune di San Donato che ha un forte avanzo di amministrazione, utilizzi SUBITO parte dell’ammontare “libero” dello stesso (diversi milioni di Euro) per aiutare i cittadini e i commercianti che sono in un forte stato di bisogno – ribadiscono i Gruppi Insieme per San Donato e San Donato Ci Piace  - Molti nostri concittadini stanno perdendo il lavoro o lo hanno perso, molti non hanno ricevuto né riceveranno lo stipendio, molti sono o saranno messi in cassa integrazione o potranno accedere attraverso le aziende ad altri ammortizzatori sociali ma non se ne conoscono i tempi. Nel frattempo, molti fanno fatica a fare la spesa, a pagare l’affitto o il mutuo, a pagare le bollette. Come faranno a sopravvivere? Cosa ne è e cosa ne sarà dei consumi e dei prezzi?
Condividiamo il pensiero di molti economisti per i quali in una guerra si debba adottare un’economia di guerra e come dice addirittura un uomo di indubbio rigore quale Mario Draghi “bisogna fare debito” nel senso che non bisogna aver paura di aumentare il debito pubblico per proteggere cittadini ed imprese. Mutuando il discorso che riguarda l’economia nazionale e transnazionale all’interno della nostra molto più piccola realtà la situazione non cambia. L’Amministrazione Comunale deve usare i soldi che in questo momento le “avanzano” o che ha destinato a molte opere pubbliche che non hanno il carattere dell’urgenza ed indifferibilità (vedasi bilanci partecipativi, Pratone, Pieve, rifacimento Palazzo Comunale per citare qualche esempio) per aiutare i cittadini e sostenere le imprese del territorio che sono in molti casi (si prenda ad esempio i piccoli commercianti e i piccoli imprenditori) destinati a chiudere o a ridimensionarsi in modo drammatico con ineluttabili tagli del personale e molte famiglie che resteranno senza lavoro e sostentamento»

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Proposte cv19 insieme seconda lettera

proposte-cv19-insieme-seconda-lettera.pdf