SegrateSì cinque domande per il sindaco Micheli: «Vogliamo chiarimenti sul nuovo progetto urbanistico»

Dena Arabsolgar: «È il momento di fare chiarezza: previste nuove edificazioni da 8.000 a 10.000mq per superficie lorda di pavimento»

Dena Arabsolgar

Dena Arabsolgar Candidato sindaco delle lista civica SegrateSi

«Il Sindaco - spiega Dena Arabsolgar, candidata Sindaco di SegrateSì alle prossime elezioni del 20/21  settembre - è tornato a difendersi sul suo profilo Facebook sostenendo che quanto abbiamo tutti potuto vedere tramite diretta e conferenza stampa sul Urban Regeneration of Segrate city center, fosse solo un progetto di “stimolo” frutto del lavoro dei progettisti coinvolti da un bando costato svariati decine di migliaia di euro coperti da sponsor ma che hanno richiesto comunque lavoro ed energie del personale degli Uffici Comunali. Nulla di concreto insomma, poco più di un esercizio di pura teoria progettuale. Non è così e lo sappiamo bene. Si tratta invece di una vera concessione a operatori immobiliari lontano dalle esigenze di Segrate. Bisogna fermarli in ogni modo. Chiediamo anche alle altre forze politiche, alle associazioni, a tutti i cittadini di opporsi insieme a noi. Facciamoci sentire».

SegrateSi, la lista civica a sostegno della candidatura di Dena Arabsolgar chiede al Sindaco Micheli di chiarire il nuovo progetto urbanistico che consumerà dagli 8 ai 10 mila metri quadri di suolo: «Forse proprio il Sindaco - spiegano gli attivisti di SegrateSi - non ha letto bene il Documento Preliminare alla Progettazione , stilato dalla sua Giunta che contiene vincoli e linee date ai progettisti. A pagina 20 si legge: “… il progettista ha il compito di indicare, con la più ampia discrezionalità, collocazione, conformazione ed estensione delle aree riservate alle edificazioni di nuovi volumi residenziali (e/o terziarie - commerciali) che il Comune assegnerà a operatori immobiliari per ottenere il finanziamento delle opere previste dal Concorso. La dimensione della volumetria da cedere ai privati deve essere compresa tra un minimo di 8.000 mq di superficie lorda di pavimento (Slp) ed un massimo di 10.000 mq di Slp”».

SegrateSì ha raccolto molti spunti arrivati dai Cittadini e ha posto cinque chiare domande all'Amministrazione Comunale:
1.Perché non sono stati coinvolti i Cittadini? I cittadini sono a favore della creazione di un polo scuola in centro che renderà ancora più complesso, per le famiglie, accompagnare i propri figli rispetto a quanto avviene già oggi con due plessi scolastici?
2.Perché fare nuovi complessi edilizi in centro città quando esistono ancora molti progetti già approvati e appartamenti sfitti e invenduti?
3.Perché non ricostruire gli edifici scolastici esistenti, ampliandolo il necessario e adeguandolo alle nuove normative e metodologie di costruzione invece di optare per NUOVO CONSUMO DI SUOLO?
4.Questa amministrazione non era contraria all’ulteriore consumo di suolo? In caso di vittoria alle elezione, porterà avanti questo progetto urbanistico?
5.Perché invece di finanziare i costi dell'operazione (stimata da loro in 15.000.000 di euro) con cessione di volumetrie a operatori immobiliari, non si prevedono altre tipologie di finanziamento tramite accesso a fondi pubblici su edilizia scolastica come ad esempio fatto recentemente dalla vicina Cernusco S.N.  Il governo si è già mostrato favorevole, proprio in questi giorni, a mettere a disposizione una parte importante del Recovery Fund a investimenti su rinnovo dell’edilizia scolastica. Quale allora migliore occasione?
«Ci sono altri modi per migliorare le nostre scuole – chiosano gli attivisti di SegrateSi --  e il miglior punto di partenza è quello di condividere le scelte con i Cittadini. La Segrate del futuro deve essere progettata con il contributo di chi ci vive. Non è più accettabile che il nostro territorio sia oggetto di conquista per chi ha interessi che non hanno a cuore il bene primario di chi la abita».