Tribiano, un porto "sicuro" per le casse dell'Ente, tra emergenza sanitaria e crisi economica; intervista al sindaco Roberto Gabriele

Per il Covid, il lavoro dell’esecutivo cittadino non si è fermato, una rete di assistenza eccellente ai malati e alle famiglie in stato di bisogno. Tanti cantieri e progetti in arrivo, ottimo il rapporto virtuoso con Regione Lombardia e molto bene i rapporti con l’opposizione

Roberto Gabriele sindaco di Tribiano

Roberto Gabriele sindaco di Tribiano

Continuano le interviste in diretta streaming con i primi cittadini del sud est Milano. Questa volta Giulio Carnevale vicedirettore di 7giorni ha intervistato Roberto Gabriele sindaco di Tribiano.
Di seguito riportiamo l'estratto del contenuto della videa intervista visibile anche in poadcast su https://youtu.be/9yrI_YlVlEQ .

Come state affrontando la pandemia a Tribiano tra emergenza sanitaria ed emergenza economica delle famiglie?
Siamo in uno scenario ancora difficile: attualmente a Tribiano i positivi sono 22. Mediamente i contagi sono ancora alti. Da quando si è scatenata la pandemia, a Tribiano ci sono stati quasi 300 casi su una popolazione di circa 3700 abitanti, pari a quasi il 10% della popolazione. I decessi sono stati purtroppo 11. La pandemia ha scosso il nostro paese, ancorché piccolo e siamo stati coinvolti anche dal punto di vista sociale ed economico. C’è tensione per via delle privazioni. Come amministrazione ci siamo impegnati per essere vicini a tutti: ogni volta che ci viene segnalato un contagiato lo contattiamo personalmente e cerchiamo sempre di essere vicini e offrire assistenza qualora la rete amicale e parentale non fosse sufficiente. Dal punto di vista economico si stanno inasprendo le emergenze e i casi di persone in difficoltà. Per questo abbiamo già messo in campo due bandi di affitti, aiuti per il fabbisogno alimentare e ticket e supporto di tutto ciò che possiamo fare, pur nella consapevolezza che è necessaria una ripartenza vera. Nella prima fase i numeri erano molto più bassi anche perché si faceva meno ricerca e meno tamponi; nella seconda fare ovviamente i numeri sono stati dieci volti superiori. Ci siamo da subito impegnati nella distribuzione delle mascherine tramite anche alcuni accordi con le aziende del territorio; siamo stati molto capillari con consegne a domicilio tramite una rete di volontari che si sono messi a disposizione. In questa seconda fase continuiamo a tenere un contatto stretto con chi è in difficoltà anche se molti beni sono più reperibili. La Protezione civile si è rivelata fondamentale in questa pandemia e colgo l’occasione per ringraziare i volontari per lo sforzo e per il loro prodigarsi, ringraziamento che va naturalmente anche ai medici di base. Con la pandemia siamo riusciti ad aprire un ambulatorio medico sempre grazie all’aiuto delle aziende, un passo importante per il futuro perché questo studio rimarrà attivo anche al termine dell’emergenza: la territorialità, che forse è mancata in passato, dovrà essere mantenuta.

Quanti sono i medici di base sul territorio di Tribiano?
Ad oggi esercitano tre medici di base. Alcuni sono vicini al pensionamento e quindi il rapporto con l’Ats è costate. Il problema non è solo di Tribiano ma generalizzato, quella del medico di base è una figura un po’ carente. 


L’attività amministrativa non si è fermata: quali sono le novità?
Abbiamo tanti cantieri aperti, un segnale di pronta ripartenza in centro e nelle frazioni; mi hanno però insegnato che non conta quanti cantieri si aprono, ma quanto se ne chiudono. Devo dire che ultimamente abbiamo puntato tanto, anche grazie ai fondi regionali, a concretizzare tanti piccoli interventi soprattutto sull’illuminazione pubblica e per una maggiore fruibilità del territorio.

Avete quindi impiegato in queste opere i 200mila euro ricevuti?
La somma è stata frazionata e investita in tre opere: manto stradale con circa 2mila metri quadri di asfalto, un’area cani di quasi mille metri quadrati. I restanti 120mila euro sono stati destinati all’illuminazione pubblica.

Con i 60mila euro appena deliberati cosa pensate di fare? Avete un ufficio tecnico che vi segue.
La notizia è fresca, le idee non mancano ma sarà necessario trovare la giusta destinazione anche da un punto di vista tecnico-contabile. Abbiamo dei parcheggi da realizzare e tratti di strada da sistemare. La cifra non è enorme e penso sia opportuno concentrarsi su un’unica opera e portarla a termine anche per evitare un’eccessiva burocrazia. Le difficoltà ci sono e il covid non aiuta. L’ufficio tecnico è un po’ in sovraccarico ma per fortuna si continua a lavorare bene. Prima ho citato le opere completate ma ce ne sono molte ancora aperte: tra queste la caserma dei carabinieri, il centro del paese con il muro di cinta di una proprietà in cui è stata coinvolta la soprintendenza…

Come avete gestito la problematica del ritorno a scuola?
Ci siamo sempre attenuti ai protocolli condivisi con la scuola e ad oggi non ci sono stati casi di quarantena; per ora è tutto sotto controllo e speriamo che questa stabilità permanga. Il tema scuola ha richiesto grande sforzo sia dal settore scolastico stesso che da parte nostra. Abbiamo cercato di condividere le modalità, i tempi e gli spazi delle azioni intraprese. Questo ha ovviamente comparto maggiori spese rispetto all’ordinario ma non ci siamo tirati indietro. Anzi, abbiamo già presentato un bilancio di previsione che prevede e conferma queste maggiorazioni per far fronte, almeno economicamente, a eventuali interventi per la ripresa della scuola a settembre.

Non è facile mettere a punto il bilancio di previsione in queste condizioni; cosa avete inserito circa i servizi sociali?
È un tema importante, sociale significa tantissime cose. Abbiamo riconfermato le cifre stanziate negli anni precedenti con la maggiorazione per la scuola e per eventuali casi di disagio legati al Covid. Speriamo che arrivino ulteriori trasferimenti di denaro da Regione e altri enti che consentano di sopperire alle mancate entrate. Abbiamo comunque un buon avanzo di amministrazione che ci fa stare tranquilli; chiaro che solo l’uscita dalla pandemia porterà la soluzione dei problemi. 

Com’è il vostro rapporto con l’opposizione? Riuscite a collaborare?
Nel pieno rispetto dei ruoli, ci si incontra spesso e con grande senso del dovere e del sacrificio si porta avanti un rapporto sereno. Le polemiche, in questa situazione di pandemia, creerebbero solo confusione.

Le domande dell'opposizione

Abbiamo interpellato i due gruppi di opposizione e da Noi per Tribiano sono emerse richieste di chiarimenti circa la caserma dei carabinieri, gli incarichi legali assegnati in quest’ultimo periodo e la ricollocazione della Protezione civile e la Proloco. Cosa rispondete?
Stiamo cercando di ultimare la caserma il prima possibile; si sono verificati alcuni piccoli intoppi burocratici perché stiamo ristrutturato una struttura che ha delle tutele e i cui interventi richiedono permessi da enti terzi di soprintendenza e dell’arma stessa. Il cantiere ripartirà a breve. Abbiamo anche un finanziamento regionale di mezzo milione di euro che mi fa essere sereno nei confronti dell’arma, che noi vogliamo efficiente e senza problemi: si cerca di andare di fretta ma sempre mantenendo un profilo alto perché l’obiettivo è realizzare una struttura di qualità. Per quanto riguarda gli incarichi legali, siamo stati citati in due casi giudiziari per cui abbiamo assegnato due incarichi approvati in giunta. Le delibere di giunta riportano tutti gli estremi del caso; nulla comunque di preoccupante. Con la Protezione civile abbiamo un ottimo rapporto, che condividiamo anche con il comune di Paullo; abbiamo inserito nel DUP la volontà di realizzare una nuova struttura da dare alla Protezione civile: questo è il nostro grande obiettivo da realizzare entro fine anno, almeno per quanto riguarda l’avvio della progettazione. Per quanto riguarda la Proloco, abbiamo investito ingenti risorse per riqualificare il parco Freud, dove creare magari un polo eventi. A breve prenderemo queste decisioni da cui il covid ci ha per qualche tempo distolti.

Prima parlavamo di Protezione civile. Ci può dire qualcosa riguardo la guida del gruppo comunale, perchè Melita che ha lasciato l’incarico?
Spiace vedere queste situazioni; rispetto ai vertici, ci si è trovati spesso in situazioni di stallo e con  problemi interni anche durante la pandemia. C’è rammarico ma è stata presa questa decisione. La Protezione civile continua il proprio lavoro. Il mio compito è quello di garantire serenità e non lasciare un vuoto per quel che riguarda la sicurezza.

Notizia di ieri, è cambiato il regolamento degli animali. Lei è un amante dei gatti, ci racconti questo nuovo regolamento.
Abbiamo cambiato il regolamento cimiteriale, ci siamo messi al passo coi tempi. C’è ora la possibilità di seppellire il proprio animale insieme al proprietario.

Tribiano fa parte di un distretto di molti comuni. Come sono i rapporti con i sindaci dei comuni limitrofi?
Il rapporto è buono con tutti i colleghi sindaci; il Covid ci ha uniti ulteriormente, specie nella condivisione dei problemi. Per quanto riguarda il distretto, abbiamo delle collaborazioni per il commercio e il sociale che hanno portato risultati positivi come la vittoria di alcuni bandi a cui abbiamo partecipato come distretto. 

Chiudiamo con alcune considerazioni che come Sindaco si sente di fare su ciò che è stato fatto e sul futuro di Tribiano.
Voglio innanzitutto ringraziare la mia squadra e tutti coloro che mi aiutano a portare avanti i nostri progetti e a supportare la cittadinanza durante la pandemia. Per il futuro, stiamo cercando di cambiare piccole e grandi cose: oltre alla caserma dei Carabinieri, stiamo puntando tanto sulla viabilità. Abbiamo siglato un accordo tra Città Metropolitana, il comune di Tribiano e Mediglia per la realizzazione di due rotatorie sulla provinciale Cerca, intervento fondamentale per la sicurezza e l’accesso al paese. Siamo in fase di approvazione di progetti per la realizzazione di un ponte ciclopedonale che unirà il paese, diviso da un canale e collegato solo da un ponte molto datato. Grande investimento riguarda poi le piste ciclabili: approveremo più di un milione di euro di ciclabili che uniranno le frazioni e altre piste che ci avvicineranno a Paullo. Oggi sono iniziati i lavori per la videosorveglianza agli accessi al paese, una sorta di rilevamento targhe per segnalare eventuali illeciti alle forze dell’ordine. Abbiamo ottenuto un importante risultato ai bandi partecipativi: abbiamo vinto 150mila euro che finanzieranno questi lavori, importanti in tema di sicurezza. Tribiano cambierà tanto e speriamo in breve tempo. Devo anche ringraziare il consigliere regionale Lucente, che ha predisposto i finanziamenti che ci giungono dalla Regione, senza i quali i risultati non arriverebbero. È fondamentale collaborare con tutti gli enti e stipulare accordi di ampio respiro, la visione deve andare oltre i confini del nostro comune. Chiudo con il capitolo vaccini: siamo in attesa di direttive dell’Ats e abbiamo già proposto e messo a disposizione la palestra come hub vaccinale. Anche in questo caso la territorialità può essere decisiva; siamo pronti a mettere in campo tutto ciò che può portarci fuori da questa situazione nel più breve tempo possibile.

Avete avuto richieste di qualche persona anziana per raggiungere il centro vaccinale?
Sì. E abbiamo fatto anche di più. Abbiamo messo in campo la Protezione civile e abbiamo contattato casa per casa tutti gli over 80 e li abbiamo informati su come poter prenotare la vaccinazione anche grazie al supporto della farmacia. Per chi è impossibilitato a recarsi al centro vaccinale, Ats ha garantito l’inoculazione a domicilio. Che tuttavia non è ancora avvenuta: auspichiamo che questo avvenga nella maniera più fluida possibile. Questo mi porta comunque a ribadire che la territorialità potrebbe essere l’arma vincente.
 
La sinergia tra amministrazione e farmacia è virtuosa.
Sì. Siamo comunque rimasti stupiti in positivo che molti anziani si fossero già prenotati online autonomamente.

L'intervista integrale

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