Le recenti analisi condotte dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) Lombardia sull'incendio che ha colpito Truccazzano (MI) il 28 febbraio scorso forniscono rassicurazioni sulla qualità dell'aria nella zona interessata dall'evento. Nonostante le preoccupazioni iniziali riguardo all'impatto ambientale dell'incendio, i risultati delle prime indagini suggeriscono che non vi sia stata un'alterazione significativa della qualità dell'aria.

Il campionatore ad alto volume installato dai tecnici di ARPA Lombardia a Cavaione ha permesso di monitorare da vicino l'eventuale presenza di microinquinanti già dalle prime fasi dell'incendio. Le analisi condotte hanno rivelato che le concentrazioni di diossine e furani sono risultate inferiori al limite di quantificazione strumentale, mantenendosi al di sotto dei valori guida stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo gli esperti, le condizioni meteorologiche durante l'evento e la temperatura dei fumi hanno favorito la dispersione dei potenziali inquinanti in atmosfera, limitandone l'impatto sulla qualità dell'aria circostante. Anche il Benzo(a)Pirene, l'unico idrocarburo monitorato che fa parte della famiglia degli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), è risultato essere inferiore ai limiti previsti per la concentrazione media annuale.

Con l'incendio ormai completamente spento, ARPA Lombardia ha dichiarato conclusa anche l'eventuale emissione di inquinanti in atmosfera derivanti dalla combustione dei materiali coinvolti. È stato inoltre completato il processo di aspirazione delle acque di spegnimento, che verranno successivamente smaltite come rifiuto presso un impianto autorizzato, garantendo così la tutela dell'ambiente circostante.

L'indagine condotta da ARPA Lombardia rappresenta un importante passo nella valutazione dell'impatto ambientale dell'incendio a Truccazzano (MI) e offre rassicurazioni alla comunità.