Milano, inaugurata in via Rugabella la prima Casa di comunità, aperta h24, 7 giorni su 7. Fontana:«rivoluzione nel campo socio-sanitario»

Al suo interno lavoreranno 5 medici di medicina generale, 10 infermieri, 2 Oss, 40 specialisti, oltre a medici di comunità e pediatri di libera scelta. Moratti: «nuovo punto di riferimento per i cittadini». Guarda il video.

L'ingresso della casa di comunità di via Rugabella a Milano

L'ingresso della casa di comunità di via Rugabella a Milano

Milano, 22 dicembre. È stata inaugurata oggi, in via Rugabella a Milano alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, dell'assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè e dei direttori generali Walter Bergamaschi (ATS Città Metropolitana di Milano) e Elisabetta Fabbrini (ASST Nord Milano), Marco Bosio (Asst Niguarda), Matteo Stocco (Asst Santi Paolo e Carlo) e Alessandro Visconti (Asst Fatebenefratelli-Sacco), la prima Casa di Comunità delle 218 previste dal potenziamento della legge sociosanitaria.

Fontana: risposte immediate ai bisogni e alleggerimento ospedali
«Sono molto soddisfatto che oggi sia stata inaugurata questa prima Casa di Comunità - ha affermato il  presidente Fontana -. Sicuramente questa inaugurazione rappresenta una rivoluzione nel campo sanitario e un primo passo per essere più vicini ai bisogni dei cittadini, dare risposte più  mmediate e alleggerire al contempo gli ospedali».

Moratti: forte coinvolgimento degli enti locali e dei sindaci
«Siamo orgogliosi perché a poche settimane dall'approvazione della nuova legge, mostriamo concretamente un  presidio della sanità di prossimità. Questo progetto delle Case di Comunità - ha sottolineato la vicepresidente Moratti - ha visto una prima applicazione effettuata a partire dal patrimonio della  Regione e una seconda parte per completare la rete dei presidi, con un forte coinvolgimento delle realtà territoriali e dei sindaci, in questo caso specifico del Comune di Milano, con cui si è svolto insieme un ottimo lavoro. Le linee guida che abbiamo dato per la concretizzazione di questa legge - ha aggiunto -  suggeriscono l'integrazione del sociosanitario con l'assistenziale. In questa CdC di via Rugabella lavoreranno 5 medici di medicina generale, 10 infermieri, 2 Oss, 40 specialisti, oltre a medici di  comunità e pediatri di libera scelta. Questa sarà una Casa di Comunità aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24 - ha concluso - e costituirà un punto di riferimento con servizi molto ampi, alcuni dei quali innovativi, che dimostrano una visione della presa in carico della persona completa che non ha mai caratterizzato servizi più  frammentati».

Bergamaschi: potenziamento assistenza territoriale oggi concreto
«Con l'inaugurazione della Casa di Comunità (CdC) di via Rugabella - ha affermato Bergamaschi -  rende avvio concreto il programma di potenziamento dell'assistenza territoriale nella città di Milano previsto dalla nuova riforma sanitaria regionale. È l'inizio di un percorso che proseguirà  nelle prossime settimane con la CdC di Villa Marelli a Milano e la casa e ospedale di Comunità di Sant'Angelo Lodigiano (LO), le prime strutture ad avviare concretamente i servizi per gli assistiti già all'inizio del 2022. Il programma generale - ha continuato - riguarderà complessivamente 71 CdC e 23 Ospedali di  Comunità fra la città metropolitana di Milano e la provincia di Lodi, il 40% dei quali avvierà i servizi nel corso del 2022. Ora la sfida - ha concluso - è mettere a punto servizi di assistenza in grado di integrare le attività dei servizi sanitari sociosanitari del servizio sanitario regionale e quelli sociali comunali per offrire agli assistiti una reale presa in carico territoriale»

Fabbrini: uno spazio che rafforza il dialogo con i cittadini
 «Un evento ricco di un grande significato simbolico - ha dichiarato Fabbrini - Non abbiamo solo cambiato l'insegna o i colori alle pareti, abbiamo aperto uno spazio che garantisce servizi qualificati e rafforza il dialogo  con i cittadini, prestando la massima attenzione alla reale domanda di salute e di servizi socio-assistenziali. Tutto questo - ha aggiunto - è stato e sarà possibile grazie alla capacità di agire in rete da parte delle istituzioni. Sinergia, collaborazione, visione strategica - ha concluso - questi sono gli elementi che caratterizzano il lavoro degli ultimi mesi».

I servizi nel dettaglio:
Di seguito, nel dettaglio le attività presenti all'interno dei cinque piani della Casa di Comunità di Asst Nord Milano in via Rugabella, 4.

Al piano interrato sono a disposizione dell'utenza: la Radiologia e l'Ecografia internistica.
Al piano rialzato i punti di contatto con il pubblico: Punto Unico di Accesso (PUA); Punto ritiro referti; Sportelli polifunzionali.
Al primo piano trovano spazio le attività di: Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFEC), Medici di Medicina Generale (MMG) e CRT (Coordinamento rete territoriale), oltre a un Punto Prelievi.

I 20 ambulatori specialistici
 Al secondo piano gli ambulatori specialistici di: Infermieristico Cardiologia; Cardiologia; Chirurgia Generale; Chirurgia Vascolare; Dermatologia; Diabetologia; Dietologia; Ecocardiografia; Ecocolordoppler; Holter; Ecografia Ostetrico-Ginecologica;  Endocrinologia; Geriatria; Ginecologia; Oculistica; Ortopedia; Otorinolaringoiatria e Audiometria; Pneumologia;  Senologia; Urologia e Uroflussometria.

Odontoiatria e Salute orale  
l terzo piano sono concentrate le attività di Odontoiatria e prevenzione Salute orale per le patologie dentali, gengivali, e la promozione di stili di vita sani per la prevenzione di patologie croniche con particolare focus sull'area materno-infantile e le persone con disabilità.

Oltre allo Sportello Psicosociale per minori e adolescenti; all'hub per le vaccinazioni degli adulti (attualmente in via Statuto), a uno spazio per le associazioni.

Il quarto piano ospiterà aule multimediali, eventi aperti alla comunità e sarà luogo di incontro,  formazione, aggregazione.

Servizi innovativi in attivazione
Tra i servizi innovativi in attivazione si segnalano, in particolare, lo Sportello Psicosociale per minori e adolescenti, che si occuperà di Disturbo Specifico dell'Apprendimento (Dsa) e Bisogni Educativi Speciali (Bes), ma anche di bullismo e cyberbullismo; parent training e Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.).

L'Unità di Valutazione multidimensionale (U.V.M.) per le persone fragili che si occuperà di favorire le connessioni dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali al fine di determinare interventi personalizzati e condivisi.

E lo Sportello Unico Misure regionali che si occuperà di fornire supporto informativo e formativo e di supervisione ai caregiver non professionali (familiari e assistenti familiari/badanti) al fine di garantire la qualità dell'assistenza alla persona fragile gestita a domicilio.