Giovane intraprendente molla la scuola per seguire le orme del padre

Calzoleria e duplicazioni chiavi la nuova bottega aperta a Peschiera Borromeo

Paolo, quasi 24 anni, nonostante la giovane età ha le idee chiare, voleva aprire l’attività di calzolaio ed è riuscito nel suo intento.
Studiava ragioneria ma ha abbandonato la scuola al quarto anno per intraprendere subito la attività professionale nel settore della calzoleria, percorrendo le orme del padre. Ha deciso di continuare la tradizione di famiglia. Non pare pentito del percorso scolastico lasciato inconcluso, voleva iniziare a lavorare e specializzarsi nel settore, così è stato. Spesso i giovani in mancanza di lavoro partono verso paesi stranieri in cerca di fortuna, trascurando l’idea di prendere in considerazione il recupero di attività artigianali in via d’estinzione. Queste scelte possono essere in grado di assicurare una vita tranquilla e una stabilità economica. Ha iniziato a lavorare a 17 anni ma afferma che non smette mai di imparare qualcosa ogni giorno e ammette di avere avuto una buona dose di fortuna perché ha potuto contare sui consigli dispensati dal padre. A differenza di quest’ultimo ha aggiunto altre funzioni al laboratorio, concentrandosi sulla duplicazione di chiavi e telecomandi per cancelli. Paolo ha inaugurato il 24 ottobre 2014 “Il negozio della chiave”, in via Liberazione 55 a Peschiera Borromeo, ma serve molta volontà e impegno. Lavora dal martedì al sabato (a volte anche il lunedì) dalle 8.30 alle 19, anche se gli affari ripagano la fatica e i rapporti coi negozianti vicini sono ottimi.
Paolo può essere considerato l’esempio che adoperarsi paga. Il fatto che un giovane decida di specializzarsi in questa professione, avviando la propria attività e raggiungendo tutti gli obiettivi che si era prefissato ci insegna ad avere più fiducia nei propri mezzi. La sua è una storia positiva, e anche una possibile soluzione in questi tempi di crisi. Il settore dell'artigianato andrebbe sicuramente tutelato maggiormente, attraverso l'istituzione di percorsi atti a trasmettere le arti e le professioni ai giovani che non hanno la fortuna di avere, come Paolo, un padre da cui apprendere i "trucchi del mestiere".