Il Sindaco di Peschiera a Strasburgo: «Si può vincere la battaglia contro la disoccupazione ma bisogna farlo tutti insieme»; ai giovani: «È arrivato il momento di impegnarsi»
Luca Zambon chiamato a rappresentare i giovani amministratori italiani al Parlamento Europeo
20 ottobre 2014
Il Sindaco di Peschiera Borromeo, Luca Zambon è stato invitato a partecipare alla 27esima Sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa in qualità di giovane Amministratore che si è svolta dal 13 al 16 ottobre a Strasburgo (Francia) in una delle due sedi del Parlamento Europeo. Lo scopo era quello di proporre un forum di dialogo e di scambio tra amministratori locali e regionali europei sulla partecipazione dei giovani in quanto protagonisti della democrazia e sul problema occupazione. Hanno partecipato numerosi giovani Amministratori tra i 16 e i 30 anni, provenienti da 34 paesi. A rappresentare l’Italia solo Luca Zambon che ha portato un po’ della sua Peschiera nel gotha della politica. Lo abbiamo incontrato al suo ritorno e abbiamo scambiato quattro chiacchiere:
Quali sono le sensazioni che si provano ad entrare in un luogo istituzionale così importante?
Una bella esperienza, le sensazioni sono state positive soprattutto perché si ha la possibilità di confrontarsi con culture differenti dalla nostra, un’esperienza altamente formativa. Sono felice di aver avuto la possibilità di confrontarmi con altri giovani Amministratori d’Europa, ero l’unico italiano della categoria.
Si respira aria d’Europa o si percepisce la difficoltà del momento in cui il fronte antieuropeista che si sta delineando promette battaglia?
Si respira una grande aria d’Europa, tant’è che nel Parlamento europeo mi sentivo come a casa. La casa per noi è l’Europa unita. Anche se poi nella sessione di dibattito le varie ragioni e i punti di vista diversi non sono mancati. Ma il tutto in un ottica costruttiva per esprimere soluzioni.
C’è lo spazio per i giovani Amministratori in Europa per affermare le proprie idee?
Gli spazi vanno conquistati, i giovani, come ho detto nel mio intervento che ho fatto nell’aula del consiglio, devono assumersi le responsabilità di voler entrare nel processo decisionale. Si può fare avendo le proprie idee e rappresentandole con una organizzazione strutturata in modo che quello che si dice sia preso in maggior considerazione.
C’è un fronte in politica o nei CDA delle aziende che rilega i giovani ad un ruolo marginale?
La paura al cambiamento c’è sempre, siamo abituati a percorrere la strada vecchia perché conosciamo dove va invece che la nuova. Io credo che sia arrivato il momento di intraprendere altre strade, è arrivato il momento di impegnarsi. Nel dibattito che c’è stato nel Consiglio d’Europa i due temi portati sono stati l’inclusione dei giovani nel processo democratico e nella vita politica e la disoccupazione. Quest’ultimo molto sentito. A tal proposito il mio pensiero che ho espresso a riguardo è che si può vincere la battaglia contro la disoccupazione ma bisogna farlo tutti insieme, altrimenti il problema non si risolve ma si sposta e basta.
Alla fine dei quattro giorni di congresso ci svela la ricetta per combattere la disoccupazione?
I nostri territori devono tornare ad essere attrattivi per gli investimenti degli imprenditori. Ci sono due mondi a cui noi dobbiamo fare attenzione, quello delle aziende e quello dei lavoratori, senza uno non c’è l’altro.
Nella sua Amministrazione porterà un pezzo di Europa, cosa ha pensato di fare subito a Peschiera Borromeo?
Cercare di sfruttare tutte le risorse che l’Europa può dare alle Amministrazioni come ad esempio i bandi europei che non sono soldi facili da reperire in quanto ci vogliono delle competenze particolari. Introducendo una formazione ad hoc per i funzionari comunali, attivando lo sportello Europa con la convinzione di cercare di portare a casa i finanziamenti necessari sono convinto che possiamo fare bene.
Giulio Carnevale
Quali sono le sensazioni che si provano ad entrare in un luogo istituzionale così importante?
Una bella esperienza, le sensazioni sono state positive soprattutto perché si ha la possibilità di confrontarsi con culture differenti dalla nostra, un’esperienza altamente formativa. Sono felice di aver avuto la possibilità di confrontarmi con altri giovani Amministratori d’Europa, ero l’unico italiano della categoria.
Si respira aria d’Europa o si percepisce la difficoltà del momento in cui il fronte antieuropeista che si sta delineando promette battaglia?
Si respira una grande aria d’Europa, tant’è che nel Parlamento europeo mi sentivo come a casa. La casa per noi è l’Europa unita. Anche se poi nella sessione di dibattito le varie ragioni e i punti di vista diversi non sono mancati. Ma il tutto in un ottica costruttiva per esprimere soluzioni.
C’è lo spazio per i giovani Amministratori in Europa per affermare le proprie idee?
Gli spazi vanno conquistati, i giovani, come ho detto nel mio intervento che ho fatto nell’aula del consiglio, devono assumersi le responsabilità di voler entrare nel processo decisionale. Si può fare avendo le proprie idee e rappresentandole con una organizzazione strutturata in modo che quello che si dice sia preso in maggior considerazione.
C’è un fronte in politica o nei CDA delle aziende che rilega i giovani ad un ruolo marginale?
La paura al cambiamento c’è sempre, siamo abituati a percorrere la strada vecchia perché conosciamo dove va invece che la nuova. Io credo che sia arrivato il momento di intraprendere altre strade, è arrivato il momento di impegnarsi. Nel dibattito che c’è stato nel Consiglio d’Europa i due temi portati sono stati l’inclusione dei giovani nel processo democratico e nella vita politica e la disoccupazione. Quest’ultimo molto sentito. A tal proposito il mio pensiero che ho espresso a riguardo è che si può vincere la battaglia contro la disoccupazione ma bisogna farlo tutti insieme, altrimenti il problema non si risolve ma si sposta e basta.
Alla fine dei quattro giorni di congresso ci svela la ricetta per combattere la disoccupazione?
I nostri territori devono tornare ad essere attrattivi per gli investimenti degli imprenditori. Ci sono due mondi a cui noi dobbiamo fare attenzione, quello delle aziende e quello dei lavoratori, senza uno non c’è l’altro.
Nella sua Amministrazione porterà un pezzo di Europa, cosa ha pensato di fare subito a Peschiera Borromeo?
Cercare di sfruttare tutte le risorse che l’Europa può dare alle Amministrazioni come ad esempio i bandi europei che non sono soldi facili da reperire in quanto ci vogliono delle competenze particolari. Introducendo una formazione ad hoc per i funzionari comunali, attivando lo sportello Europa con la convinzione di cercare di portare a casa i finanziamenti necessari sono convinto che possiamo fare bene.
Giulio Carnevale
Ascolta l'intervista a Luca Zambon
Promosso l'inglese di Luca Zambon
20 ottobre 2014