Peschiera, da Fidippide a Brattoli: Il runner completa l’87esima maratona

Il peschierese ha accompagnato l’amico non vedente Tullio anche in Grecia, portando a termine la storica Maratona… 2500 anni dopo

Stadio Olimpico di Panathinaiko, Raffaele Brattoli e Tullio Frau

Stadio Olimpico di Panathinaiko, Raffaele Brattoli e Tullio Frau

«Ti senti vincitore, a prescindere dal posizionamento in classifica»

Il famoso runner di Peschiera Borromeo, Raffaele Brattoli, ha raggiunto quota 87 maratone completate. Ha corso ovunque, dai deserti alle metropoli, ma il 13 novembre scorso ha concluso quella che proprio non poteva mancare all’appello: la 42 chilometri che collega Maratona ad Atene. Un appuntamento con la storia dunque, ripercorrendo i passi dell’emerodromo (portatore di messaggi) Fidippide, che corse fino ad Atene per annunciare la vittoria sull’impero Persiano, e giuntovi, morì per lo sforzo.  Il mito di Fidippide nacque nel 490 a.C. ispirando la creazione della più importante, nobile e storica gara podistica.

Per chi ama la corsa, quella greca è una gara imperdibile, per questo motivo Raffale ha deciso di accompagnare il suo grande amico Tullio Frau, a Maratona, dove tutto ebbe inizio. «Siamo partiti – racconta il runner Brattoli – alle 9, il sole era timido ma successivamente abbiamo corso avvolti da un gran caldo. Ne ho svolte tante di maratone in ambienti cittadini, ma questa è tra le più faticose in assoluto. Fino al 30° chilometro è un continuo saliscendi, poi al 32° compare Atene, dall’alto, come un miraggio, da lì si corre in discesa fino ad arrivare allo Stadio Olimpico di Panathinaiko».
Si tratta di uno degli impianti sportivi più antichi al mondo, dove Stefano Baldini tagliò il traguardo conquistando l’oro alle Olimpiadi del 2004. Anche il peschierese ha potuto rivivere lo stesso percorso, tra grandi emozioni: «Entrare in quello stesso stadio dove giunsero persone famose del passato ti riempie di felicità – continua Brattoli – ti senti vincitore di qualcosa, a prescindere dal tuo posizionamento in classifica. È stata un’emozione unica, difficile da descrivere, ci si sente estremamente orgogliosi di se stessi a completare questa storica maratona».

Da Fidippide all’italiano Baldini, fino a giungere a chi ha la passione sportiva che scorre nelle vene, come Raffaele e Tullio. Hanno già corso insieme numerose volte, e il loro legame di amicizia è cresciuto parimenti ai chilometri macinati fianco a fianco. Tullio è non vedente, ma tale condizione non gli ha mai precluso la possibilità di vivere esperienze eccezionali, soprattutto se si è in compagnia di persone quali Raffaele su cui fare affidamento: «Tullio dice di non volere barriere nella sua vita, e in effetti non si piange mai addosso, si reca al lavoro da solo, fa molte cose senza dover dipendere dagli altri. Ha bisogno per forza di uno “scudiere” durante le gare podistiche poiché non conosce il territorio, e anche se impegnativo è un piacere accompagnarlo, gestire i suoi passi, descrivergli i paesaggi. Mi ringrazia sempre, ma sono io a ringraziare lui – conclude Raffaele - mi ha insegnato a vedere realmente il mondo grazie alla sua maggiore sensibilità, inoltre ogni gara è un’avventura, un assaggio di vita unico, e sono felice di averlo potuto accompagnare in Grecia...non dimenticherò mai i brividi provati all'arrivo nel Panathinaiko».

Un percorso, quello che collega Maratona ad Atene, da sempre associato alla prima guerra persiana, o alle olimpiadi del 1896, ma che oggi, 2016, diviene sinonimo di abbattimento dei propri limiti, del credere in sé stessi a dispetto di tutto e tutti, solo come lo sport è in grado di fare, e solo come i grandi personaggi dimostrano attraverso le loro imprese. Attendiamo la prossima prova di forza del duo Tullio e Raffaele, una coppia di grande ispirazione, per sportivi e non, che si cimenterà il 18 dicembre nella maratona di Sorrento - Positano.


Stefania Accosa