Peschiera, intervista all’ex sindaco Falletta: «Urbanistica, Moretti cosa vuole fare? Grave errore escludere Forza Italia dalla Giunta»

Sulle questioni nazionali Antonio Falletta giudica negativamente la sfiducia a Draghi, si schiera col Presidenzialismo e critica aspramente il parlamento per non avere fatto una nuova legge elettorale che permettesse la governabilità e il rispetto del voto degli elettori

Antonio Falletta davanti al Municipio

Antonio Falletta davanti al Municipio Sindaco di Peschiera Borormeo dal 2009 e 2013, eletto nella lista del Popolo della Libertà successivamente passato a Forza Italia

Poco prima della pausa estiva, 7giorni ha incontrato e intervistato Antonio Falletta, l’ex sindaco di Peschiera Borromeo in carica dal 2009 al 2013. Ormai lontano dai tavoli politici attivi, è un attento osservatore e ha una grande conoscenza della macchina amministrativa. Abbiamo chiesto lui una analisi sulla situazione locale, e sulle questioni nazionali visto l’avvicinarsi della tornata elettorale.

Da ex sindaco e cittadino di Peschiera Borromeo dopo nove mesi di Giunta Moretti come giudica il lavoro dell’Amministrazione comunale?
Bisogna dare il tempo per conoscere bene la macchina comunale e per governare bene una città, al momento tanto impegno ma per i risultati aspettiamo. Però ci sono alcune questioni che ritengo opportuno sottolineare: durante i cinque anni di amministrazione Molinari non ho mai capito bene quale sia stata la posizione su alcuni temi fondamentali di questa città. Specificatamente il PII di Bellaria, dove non sono previste mitigazioni, e non è stato fatto nulla, mi piacerebbe capire non cosa ha fatto, ma cosa intenda fare l’attuale Giunta. E un'altra questione è il PII di San Bovio, è interessante fare un sondaggio per la destinazione del centro civico, ma come la mettiamo con tutti quei milioni di euro previsti dalla Convenzione originaria che non sono mai arrivati? Sarebbe interessante capire cosa il sindaco, che è anche un avvocato di successo, pensi di fare. Lancio un appello al sindaco Moretti: cosa farà del PII di San Bovio? Sarebbe interessante saperlo, ci sono tanti soldi in ballo (N.d.R. Oltre 5 milioni di Euro). Le amministrazioni hanno sempre un certo timore e affrontano in maniera riservata quelle che sono le questioni urbanistiche. Sarebbe bello che la nuova Amministrazione sul PII di Bellaria, sul PII di San Bovio e su altre questioni urbanistiche comunicasse le proprie intenzioni per arrivare a una risoluzione di tutte queste incompiute.

L’Amministrazione comunale sta reinserendo servizi mancanti come il trasporto disabili, ha ottenuto la Casa della comunità, ha messo a disposizione 4,5 milioni per avviare l’Iter per la realizzazione della cittadella dello sport a Mezzate, su questi specifici argomenti come la pensa?
Queste sono attività sicuramente positive, tenendo conto che in questo momento le amministrazioni comunali dispongono di una maggiore disponibilità economica, c’è da essere soddisfatti. Stanno andando nella giusta direzione.

I Consiglieri di maggioranza e opposizione fino a ora hanno sfoggiato un buon livello d'interazione, come non succedeva da anni. Il rispetto dei ruoli aiuta a prendere decisioni anche condivise per il bene della città. Ma a che livello è invece la politica peschierese?
Sicuramente a livello locale ci sono delle componenti importanti e di grande capacità e competenza in questa maggioranza, come ad esempio: l’imprenditore Mario Orfei, il dottor Di Palma, Andrea Scarpato mio ex giovane assessore ai LL.PP., Beatrice Rossetti che partecipò all’iniziativa “Partecipa al cambiamento” quando ero sindaco. Trovo molto edificante che dei professionisti preparati come loro si mettano a disposizione della città, non certo per cercare di lucrare un posto di lavoro, ma solo per spirito di comunità.

Lei è ancora di Forza Italia?
Non ho la tessera al momento ma la mia area di riferimento è sicuramente Forza Italia.

Come giudica l’attività del suo partito a livello locale?
Al di là della stima delle persone che ho citato, secondo me, è stato commesso un errore politico. Forza Italia doveva entrare in Giunta. Non può essere presente solo in Consiglio comunale. È stato un errore anche del Sindaco. Fra i partiti che hanno preso l’8% c’è chi ha un assessore, chi due e Forza Italia zero. La capacità e la spinta propositiva nell’esecutivo deve arrivare dagli assessori. Non essendo in Giunta anche il partito sul territorio difficilmente organizza eventi o incontri, perché alla fine Forza Italia va in Consiglio comunale come se fosse in minoranza. Ci vuole una componente di Forza Italia nella Giunta. Questo è il tema che manca oggi a livello locale. La mancanza di un esponente di Forza Italia in Giunta non è facilmente accettabile perché un partito che arriva da una esperienza di governo a maggior ragione non può essere escluso dall’esecutivo. Luigi di Palma ha fatto il Capogruppo per tanti anni è una persona di grandi capacità ed esperienza che avrebbe potuto ricoprire un ruolo di assessore tranquillamente; Mario Orfei è un imprenditore di successo. Da 40 anni abituato a districarsi fra problemi di ogni genere, chi meglio di lui poteva avere una delega nell’ambito dello sviluppo economico; Carla Bruschi ha fatto l’assessore alle Pari Opportunità, ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio, e poi tante altre persone in Forza Italia avrebbero potuto svolgere un ruolo in Giunta egregiamente. Questo è un problema, che Forza Italia dovrebbe risolvere al più presto. Così non va bene.

E a livello nazionale come giudica Forza Italia?
Mandare a casa una persona come Draghi con una grande esperienza, stimato a livello internazionale, che fra l’altro non percepiva un centesimo non è plausibile, soprattutto in un momento di crisi economica come questo. La cosa che non mi è proprio piaciuta è il fatto che ritorniamo a votare senza una nuova legge elettorale. Trovo inaccettabile che andiamo ai seggi, scegliamo un programma, una coalizione, un partito, e il giorno dopo le elezioni si mettano tutti insieme nello stesso governo. Naturalmente i programmi  così non funzionano più, perché partiti diversi, soluzioni diverse per gli stessi problemi e il Paese si ferma. Io sono a favore del Presidenzialismo, vorrei una legge elettorale come quella per eleggere i sindaci che garantisse la governabilità: si vota una coalizione, chi vince governa, se va bene si va avanti, se non ha più la fiducia si cambia e si ritorna al voto. Io non sopporto l’idea che ogni sei mesi cambi la maggioranza. E con questa legge elettorale vincerà sempre il partito degli inciuci di palazzo. Il dovere dei i due rami del parlamento, era quello di rimanere in carica e cambiare questa legge elettorale. Altrimenti continueremo sempre a prenderci in giro. E alle urne continueremo a votare, ma di fatto sceglieremo il nulla, perché chi governerà lo deciderà sempre il palazzo.
Giulio Carnevale