Taglio dei 240 pioppi, Legambiente, Italia Nostra e WWF: «ribadiamo la nostra contrarietà senza avere il tempo di valutare soluzioni alternative»

Peschiera Borromeo, con un comunicato stampa le tre associazioni ambientaliste hanno cercato di stemperare le tensioni e hanno chiesto di aprire un dialogo costruttivo che tenga conto del parere della cittadinanza

I due filari di alberi di via Galvani oggetto del provvedimento di taglio del Comune di Peschiera Borromeo

I due filari di alberi di via Galvani oggetto del provvedimento di taglio del Comune di Peschiera Borromeo

«Abbiamo seguito con attenzione la situazione che si è venuta a creare a Peschiera Borromeo a seguito della decisione dell’Amministrazione Comunale di abbattere 240 pioppi cipressini in via Galvani e ribadiamo la nostra contrarietà ad accettare questa decisione senza avere la possibilità e il tempo per valutare possibili soluzioni alternative». Così recita il comunicato stampa congiunto di Circolo Arcobaleno Legambiente Sud Est Milano, Italia Nostra Milano Sud-Est, WWF OA Martesana Sud Milano, le quali si introducono a pieno titolo nel dibattito che tiene banco a Peschiera Borromeo da diverse settimane. 
Le tre associazioni, forti di esperienze decennali, cercano di interporsi nell’accesa battaglia relativa all’abbattimento dei 240 alberi di via Galvani con l’intento di stemperare le forti tensioni serpeggianti in città e, riconoscendo le ragioni di entrambe le parti, propongono una mediazione che possa mettere d’accordo tutti nel rispetto della volontà popolare e, allo stesso tempo, delle giuste preoccupazioni dell’amministrazioni nel voler tutelare la sicurezza dei cittadini. 
«La situazione è complessa perché hanno tutti ragione. Abbiamo chiesto ad alcuni agronomi di valutare la perizia fatta e la risposta è stata che le piante dovrebbero essere abbattute. Si tratta però di un parere estemporaneo, redatto sull’analisi dei documenti dell’agronomo Giorgetti e senza che siano state effettuate nuove perizie. Il dovere di un’amministrazione è certamente quello di garantire la sicurezza dei cittadini. Hanno ragione i cittadini che chiedono di non distruggere 240 piante, importante strumento di mitigazione ambientale: assorbono anidride carbonica rilasciando ossigeno, riducono il surriscaldamento urbano e sono casa per molte specie animali. Senza contare la bellezza di quei filari», si legge ancora nel comunicato, nel quale le associazioni non si astengono comunque dal prendere una posizione netta: «Non si può accettare passivamente di distruggere un bene prezioso»
Secondo i firmatari, «per superare questa impasse, l’unica soluzione è quella di confrontarsi evitando posizioni muscolari e senza attribuirsi consensi mai espressi. Ricordiamo all’amministrazione che si erano anche impegnati alla Consultazione della cittadinanza su temi di interesse cittadino. Ora è difficile sostenere che questa vicenda che sta suscitando tensione in città non sia un tema di interesse cittadino».
Ecco dunque che Lega Ambiente, Italia Nostra e WWF avanzano alla giunta peschierese alcune richieste, di fatto ragionevoli proposte affinché la mediazione possa soddisfare le richieste di entrambe le parti in campo. Nello specifico, le richieste sono «che venga posticipata la data di intervento di un tempo ragionevole per consentire di valutare se esistono soluzioni alternative all’abbattimento, anche cercando di salvare almeno parzialmente i filari. La garanzia che, come promesso, l’eventuale abbattimento di ogni pianta sarà fatto dopo la verifica che non vi siano nidi; che, qualora venga considerato inevitabile, l’intervento di abbattimento sia gestito con gradualità, iniziando dal primo lotto di pioppi piantato e programmando gli interventi successivi».

Comunicato stampa pioppi peschiera

comunicato-stampa-pioppi-peschiera.pdf