Fino a capo nord contro il neuroblastoma, un tumore del sistema nervoso che colpisce i bambini e registra circa 140mila nuovi casi all’anno

A compiere l’impresa Mikhael Bellanza, un 24enne fisioterapista di Zelo Buon Persico che l’8 dicembre partirà, accompagnato solo dal suo cane Victor per raggiungere, a piedi e zaino in spalla, il luogo più a nord dell’Europa

Mikhael Bellanza e il suo cane Victor

Mikhael Bellanza e il suo cane Victor

Un viaggio estremo che ha anche un fine nobile: raccogliere fondi a favore di «Una Milano Onlus»

Fino a Capo Nord a contro il neuroblastoma. Poco meno di 4 mesi il tempo stimato per percorrere i 4mila chilometri che separano il Sud milanese dal lato estremo della Norvegia.
A compiere l’impresa Mikhael Bellanza, un 24enne fisioterapista di Zelo Buon Persico (LO) che l’8 dicembre partirà, accompagnato solo dal suo cane Victor per raggiungere, a piedi e zaino in spalla, il luogo più a nord dell’Europa.
Un viaggio estremo che ha anche un fine nobile: raccogliere fondi a favore di «Una Milano Onlus», un’associazione che si occupa di sostenere la ricerca e la cura del neuroblastoma, un tumore del sistema nervoso che colpisce i bambini e registra circa 140mila nuovi casi all’anno.
«Un mio caro amico – racconta il temerario giovane – ha perso suo figlio a causa di questa terribile malattia e, insieme a sua moglie, ha fondato la Onlus per portare sollievo a quei genitori che, come loro, si trovano a dover affrontare un simile dramma. Con il mio cane sono abituato a percorrere lunghi trekking e ho pensato di unire la mia sete di avventura con il mio desiderio di essere a fianco delle persone che soffrono».
Da Zelo l’itinerario previsto porterà Mikhael e Victor ad attraversare la Svizzera, l’Austria e la Germania,  con un traghetto raggiungere la Svezia, percorrere tutta la Finlandia per poi arrivare, finalmente, in Norvegia. Tappe da 30-40 km al giorno in completa autosufficienza, godendo degli incontri che il cammino regalerà. Il tutto documentato giornalmente nella pagina Facebook «A Capo Nord contro il neuroblastoma».
Un’avventura rischiosa, dove però nulla è stato lasciato al caso: «Lo scorso anno – racconta il giovane – io e Victor abbiamo raggiunto Parigi. Ci abbiamo messo un mese per percorrere 1.100 chilometri. Durante il tragitto abbiamo potuto saggiare la nostra resistenza e valutare le criticità. Sono consapevole che arrivare a Capo Nord in inverno potrebbe rivelarsi insidioso e ho valutato tutti i rischi. Nonostante l’abbigliamento estivo che utilizzerò in partenza, porterò con me anche dell’abbigliamento tecnico da alta montagna mentre Victor viaggerà protettissimo: a sua disposizione avrà un trasportino riscaldato da una stufetta. A ulteriore garanzia, non esiterei a interrompere il viaggio qualora fosse necessario».
Un’impresa che merita di essere seguita con estrema attenzione e il massimo rispetto. «Io e Victor ci metteremo il cuore, la testa, le gambe e un pizzico di follia – conclude Mikhael -, però anche la gente deve fare la sua parte ed aiutarci ad aiutare. Basta una piccola donazione per sostenere il progetto “Lottiamo contro il Neuroblastoma” dell’Associazione UNA-Milano Onlus. Non dimentichiamolo mai: chi salva un bambino, salva il mondo intero!».
Per seguire la raccolta fondi collegarsi a www.retedeldono.it/it/f/79794. Ulteriori informazioni su www.una-milano.org
Valeria Giacomello