Il Sindaco di Colturano in Consiglio comunale respinge le accuse di inerzia degli ambientalisti e stigmatizza le ipotesi di chiusura delle aziende

Sulla situazione della Roggia Colturana Giulio Guala ha evidenziato che i risultati delle analisi effettuate da Arpa Lombardia, confermano la natura domestica degli scarichi, tranne per il parametro nichel che supera i limiti consentiti: «Situazione da sanare, no ai toni allarmistici, sversamento di tipo civile e non industriale»

Un fotogramma del Consiglio comunale del 21 dicembre 2023

Un fotogramma del Consiglio comunale del 21 dicembre 2023

Durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì 21 dicembre 2023, il Sindaco di Colturano, Giulio Guala, ha affrontato pubblicamente la polemica sollevata dal WWF Sud Milano e dall'Associazione Parco Sud riguardo alla "presunto" inquinamento e alla pericolosità degli scarichi nella Roggia Colturana. Le dichiarazioni del Sindaco sono state improntate alla chiarezza e alla difesa dell'operato dell'Amministrazione Comunale.

Guala ha aperto il suo intervento sottolineando l'importanza di affrontare la questione inerente alla Roggia Colturana: «Noi non ci sottiramo ..anzi». Il Sindaco ha respinto le accuse di inerzia e poca attività, rispedendo al mittente tali critiche ritenute infondate, fuori luogo e dai toni troppo allarmistici: «Il problema c'è,  è da sanare, ma francamente i toni sono esasperati. A cosa è divuto tanto accanimento?», ha dichiarato Guala.

Il primo cittadino ha puntualizzato che il Comune di Colturano, a seguito di segnalazioni da parte di un agricoltore all'inizio del 2022, ha avviato verifiche in collaborazione con Arpa Lombardia e la società Cap Holding, gestore dell'impianto fognario comunale. Guala ha enfatizzato che le accuse di minimizzazione del problema da parte dell'Amministrazione sono infondate, poiché è stata proprio quest'ultima a promuovere le indagini.

Il Sindaco ha letto un estratto della lettera di Arpa Lombardia, in cui si ipotizza che gli scarichi industriali possano essere collegati al cavo tombinato anziché alla pubblica fognatura. Guala ha dichiarato che, a seguito di questa lettera, il Comune ha emesso ordinanze per l'allacciamento urgente degli scarichi non autorizzati alla rete fognaria.

Successivamente, il Giulio Guala ha evidenziato i risultati delle analisi effettuate da Arpa Lombardia, confermando la natura domestica degli scarichi, tranne per il parametro nichel che supera i limiti consentiti. Il Sindaco ha sottolineato che, nonostante la gravità della situazione, le analisi dimostrano uno sversamento di tipo civile e non industriale.

Il primo cittadino ha poi affrontato le accuse delle associazioni ambientaliste riguardo alla mancanza di azioni da parte dell'Amministrazione. Ha annunciato che nel giugno 2022 sono state emesse 48 ordinanze per l'allacciamento degli immobili alla rete fognaria e che, nonostante le difficoltà, molte aziende hanno già avviato i necessari contatti con Cap Holding per regolarizzare la propria situazione.

Guala ha contestato l'atteggiamento delle associazioni, affermando che non si sono sedute al tavolo del Comune nonostante l'offerta di supporto e confronto. Ha citato scambi di comunicazioni tra avvocati e ha ribadito la volontà dell'Amministrazione di risolvere la situazione in collaborazione con le associazioni, aprendo ancora publicamente al confronto. 

Il Sindaco ha infine rassicurato i cittadini, dichiarando che sono state inviate comunicazioni agli agricoltori affinché evitino l'uso della Roggia Colturana per l'irrigazione fino a nuove disposizioni. Ha respinto le accuse di mancato intervento nel caso e ha invitato alla riflessione sulla gravità delle dichiarazioni allarmistiche.

La polemica sulla Roggia Colturana resta aperta, ma il Sindaco Guala ha dimostrato determinazione nel far luce sulla situazione e nel promuovere azioni concrete per risolvere il problema. La comunità locale ora dovrà valutare attentamente le informazioni fornite durante la seduta del Consiglio comunale. Di seguito un estratto del Consiglio comunale con le dichiarazioni integrali oggetto di questo articolo.

 

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