Caso Roggia Colturana, il Pio Albergo Trivulzio risponde: «Obblighi in capo ai responsabili, non ai proprietari dei terreni»
L’ente replica al comunicato degli ambientalisti: «Già informate le autorità e interdetto l’uso irriguo»

Lo sversamento nella Roggia Colturana (Foto Associazione per il Parco Sud Milano)
Colturano (MI), 26 giugno 2025 – Dopo la pubblicazione del comunicato diffuso da Legambiente Lombardia, WWF Sud Milano e Associazione Parco Sud Milano sul caso degli sversamenti industriali nella Roggia Colturana, e riportato anche dalla nostra testata il 25 giugno scorso, giunge una nota ufficiale di precisazione da parte del Pio Albergo Trivulzio, uno dei soggetti proprietari dei terreni irrigati da quel corso d’acqua.
Nella loro denuncia, le associazioni ambientaliste hanno lamentato il mancato avvio della caratterizzazione dei suoli da parte dei proprietari dei terreni agricoli attraversati dalla roggia inquinata, tra cui anche il Pio Albergo Trivulzio. In risposta, l’ente ha diffuso una nota tramite il proprio ufficio stampa, nella quale contesta alcune informazioni ritenute non corrette.
«Circa la presunta inosservanza da parte del Trivulzio sulla situazione nell’area della Roggia Colturana, si precisa che la legge, al contrario, pone tali obblighi esclusivamente in capo ai soggetti responsabili della contaminazione», si legge nella dichiarazione ufficiale inviata alla redazione.
Secondo quanto riferito, il Pio Albergo Trivulzio, in qualità di proprietario dei terreni posti a valle dell’area industriale di Colturano – da cui si sospetta abbiano avuto origine gli scarichi non autorizzati – ha tempestivamente informato sia gli enti pubblici competenti sia l’autorità giudiziaria in merito a un possibile stato di contaminazione dell’area.
«Tale stato – precisano dall’ente – risulta provocato da scarichi non autorizzati effettuati nel tratto della Roggia Colturana che scorre al di sotto dell’area industriale».
Inoltre, «in via prudenziale, il Pio Albergo Trivulzio ha da tempo interdetto l’uso a scopo irriguo delle acque della Roggia da parte dei conduttori dei terreni di cui è proprietario», sottolineando così di aver adottato misure preventive per tutelare la sicurezza ambientale e alimentare.
Con questa comunicazione, il Pio Albergo Trivulzio intende chiarire la propria posizione e respingere ogni ipotesi di inadempienza, ribadendo che i doveri previsti dalla normativa ricadono esclusivamente su chi ha materialmente causato l’inquinamento.