Approvato il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale. Altitonante: «Un risultato importante per il territorio». Mezzi: «A rischio le aree agricole del milanese»
Con 25 voti a favore (PdL, Lega Nord e gruppo Misto), 3 contrari (Sel, IdV e Fed. Della Sinistra) e 11 astenuti (Pd e Udc), il consiglio provinciale di Milano ha adottato il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp).
Tale documento rappresenta un tassello fondamentale per il processo che porterà alla nascita della Grande Milano. Tra i provvedimenti adottati figurano l’azzeramento del consumo di suolo, l’individuazione di quote minime obbligatorie riservate all’housing sociale, il potenziamento del sistema infrastrutturale e l’individuazione di oltre 160 kmq di nuovi ambiti agricoli strategici. Una voce critica verso il Ptcp è però quella di Pietro Mezzi, Consigliere provinciale di Sel e già assessore al Territorio. «Un Piano – sostiene Mezzi - che abdica al ruolo che la legge regionale (la 12 del 2005) affida alle province lombarde. Vale a dire l'individuazione degli ambiti agricoli strategici sui quali non si può edificare e non si può effettuare la perequazione urbanistica». In altre parole, per Mezzi il nuovo Ptcp non prevedrà l’introduzione di vincoli che tutelino le aree agricole dei parchi regionali, mettendone quindi a rischio la sopravvivenza.
Redazione Web