Criminalità non-stop nel Sud Est Milano

Doppio colpo a Pantigliate

Da un po’ di tempo a questa parte Pantigliate è stata preso d’assalto dai rapinatori. A distanza di una decina di giorni l’uno dall’altro, due esercizi commerciali sono stati difatti saccheggiati.
Il primo colpo, verificatosi durante la notte del 21 marzo, ha interessato la tabaccheria di via Risorgimento. Un gruppo di malviventi senza sRapine e furti notturni: i malviventi terrorizzano commercianti e semplici cittadinicrupoli ha sradicato letteralmente la saracinesca dell’attività, arraffando alcuni video poker e i pochi soldi in cassa.
Il secondo crimine, invece, ha avuto luogo il 31 marzo, all’interno del punto vendita “Quel che c’è”. Erano circa le ore 16.45 quando un uomo, dall’usuale e imperturbabile aspetto, si è addentrato nel locale. Come all’apparenza un consueto cliente, il rapinatore ha cominciato ad aggirarsi tra gli scaffali aspettando il momento giusto per mettere in atto il suo losco piano. Non appena il direttore dell’attività si è allontanato per recarsi nel magazzino, il malvivente, con una sconcertante tranquillità, si è diretto verso l’uscita e afferrando una delle dipendenti ha intimato fermamente alle due cassiere: “Aprite le casse e fatemi prendere i soldi”.
Comprensibilmente terrorizzate, le inservienti si sono attenute alle imposizioni dell’uomo, che in men che non si dica ha preso tutto l’incasso, è uscito con disinvoltura dal negozio ed è salito a bordo dell’automobile messa in moto dal suo complice.
Fortunatamente in questo caso, come nel precedente, solo una grande paura accompagna il ricordo dello spiacevole episodio, che però ha riportato alla luce il solito problema della sicurezza.

Bar assaltato a Mombretto di Mediglia

In una manciata di minuti sfondano la saracinesca del bar Latteria di Mombretto e rubano i videopoker contenenti la somma di circa 3.000 euro.
Erano da poco passate le 2 di notte quando un gruppo di immigrati ha assaltato l’attività di via Carducci lanciando ripetutamente una Ford Escort contro una delle serrande, provocando così un forte boato che sicuramente ha risvegliato i residenti dal loro tranquillo sonno. Eppure nessuno ha visto niente. Evidentemente c’è troppa paura.
La mattina seguente, a testimonianza del brutale misfatto, c’era solo la serranda stesa a terra, un cestino sradicato e i danni subiti dall’esercizio commerciale.
“É la terza volta in due anni”, spiega il proprietario, che, preoccupato, valuta una possibile richiesta nei confronti dell’Amministrazione comunale, per l’installazione di un dissuasore stradale che si contrapponga tra la strada e il bar, in modo da ostacolare e scoraggiare i rapinatori.

Maurizio Zanoni