Expo, si corre ai ripari con l' "Operazione Camouflage"

Ritardi e numeri inquietanti, con "Operazione Camouflage" si nasconderanno le opere incomplete

Milano, a un mese dall'inaugurazione di Expo 2015, i lavori di completamento per i padiglioni sono in netto ritardo, ma c’è chi non la pensa allo stesso modo: «le opere saranno pronte al 90% - assicura il Commissario Giuseppe Sala- all'apertura potrebbero non essere pronti tre o quattro padiglioni, non è un problema», parole che però stridono con i numeri: Il sito che mostra in diretta lo stato di avanzamento dei lavori, rivela che solamente il 9% delle strutture è ultimato, significa che 3 opere su 4 non sono completate. È proprio in virtù del ritardo dei lavori che sarà messa in atto la cosiddetta “Operazione Camouflage”, che prevede l’apposizione di 11 mila metri quadrati di quinte, per nascondere ai turisti le opere incomplete. Il giorno dell’inaugurazione, il percorso guidato comprenderà soltanto le aree ultimate, celando ai visitatori i padiglioni ancora in costruzione. Poteva apparire come un “pesce d’Aprile” eppure è tutto vero. Prevedendo che molti lavori non sarebbero terminati in tempo per il primo maggio, gli organizzatori hanno ideato un sistema che però prevede ulteriori fondi pubblici. L’appalto per il «camouflage» è stato chiuso il 26 marzo. Prevede uno stanziamento di 2 milioni 685 mila e 200 euro per la messa in opera degli «Exthernal exhibition elements». Da Expo minimizzano: «Vogliamo nascondere solo alcune parti tecniche, e alcune strutture nell'area perimetrale del sito, ma che non ne fanno parte», eppure la situazione odierna non è delle più rosee. Oltre 5mila operai lavorano su tre turni, in quello notturno sono costretti a svolgere i propri compiti alla luce di fotoelettriche attaccate a generatori (mancando gli allacciamenti alla rete elettrica), senza contare la mancanza d'acqua e del sistema fognario. Preoccupante risulta anche la condizione di Palazzo Italia, l’edificio più importante dell’Expo e che in questi giorni si trova al centro di un’inchiesta della magistratura fiorentina. La data di fine dei lavori è indicata al 18 aprile, ma il rivestimento del palazzo è ancora in fase di appoggio, mentre per Dicembre sarebbe già dovuto essere completato. Sia Palazzo Italia, cuore dell’esposizione, sia il Cardo (luogo del Padiglione Italia e riservato alle eccellenze agroalimentari made in Italy) sono terribilmente indietro e difficilmente verrà rispettata la data di consegna del secondo, prevista per il 30 aprile 2015. Dopo l’edificazione, tutte le strutture, (compresi i 200 ristoranti) dovranno essere allestite, rese agibili e collaudate. «Il primo maggio apriremo tutto- rassicura Diana Bracco, Presidente di Expo 2015- Anche l’Albero della vita è a buon punto, sarà pronto in una ventina di giorni. Stiamo andando avanti bene. Ci sono tanti operai al lavoro anche sul Cardo Sud». Ma a complicare i piani va considerato il fatto che l’impresa costruttrice è “Italiana Costruzioni”, finita nel mirino dei magistrati fiorentini nell'ambito dell’inchiesta Grandi Opere, si spera, di conseguenza, che le indagini non interferiscano con l'avanzamento dei lavori. Anche i padiglioni esteri hanno maturato un grave ritardo nello stadio di realizzazione, ed è inquietante il termine indicato per gli scavi e le fondazioni dei padiglioni in questione: 1 agosto 2015. Questo è dovuto al fatto che molti paesi che hanno deciso di costruire autonomamente il proprio padiglione, si trovino in difficoltà con i tempi, come gli olandesi (che hanno aderito ad Expo solo a dicembre) i russi e i turchi, contando al momento, solamente 10 padiglioni ultimati. Il 14 agosto, infine, è la data di fine lavori prevista per la Via d’Acqua, lotto Anello verde azzurro, il canale che corre attorno al sito e alimenta il laghetto detto Lake Arena, con al centro l’Albero della vita. Dunque un quadro generale che contrasta con l’ottimismo degli organizzatori. Expo 2015 dovrebbe rappresentare la vetrina dell’Italia che sta uscendo dalla crisi, la sua rinascita agli occhi del mondo. Naturalmente l’augurio è che si dissipino i dubbi e le incertezze e si riesca a procedere spediti, riuscendo a portare a termine la realizzazione del maggior numero di opere