Lombardia, Gallera: «Da giovedì 23 aprile test sierologici in regione». Si parte da Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi |Video|

L’annuncio dell’assessore dà il via ai prelievi per i test. Priorità alle province più colpite, da settimana prossima anche il resto del territorio. Precedenza a contagiati non ricoverati e contatti stretti dei sintomatici

Le dichiarazioni dell'assessore Giulio Gallera

A indossare le vesti dello starter della corsa ai test sierologici in Lombardia è, ancora una volta, Giulio Gallera, assessore al Welfare della giunta guidata da Attilio Fontana. Lo fa attraverso un videomessaggio in cui spiega in modo semplice quanto preciso come la Regione intenda procedere e quali le linee guida che saranno seguite. 
A partire da giovedì 23 aprile saranno pertanto effettuati i primi prelievi ematici sui quali partirà il lungo lavoro di analisi tramite i test sierologici. Gallera spiega che l’attività di monitoraggio e verifica partirà da alcune aree e province, le più colpite dalla pandemia di coronavirus: «Bergamo, Brescia, Val Seriana, Cremona, Lodi». Poi, fa sapere l’assessore, «da settimana prossima ci estenderemo a tutta la regione Lombardia».
Nell’impossibilità di sottoporre tutti i cittadini lombardi al test in tempi brevi, si è dovuto procedere a stilare una lista di categorie considerate più a rischio o sulle quali l’effettuazione di tali analisi risulti più urgente. Gallera ha pertanto spiegato che «Per iniziare, effettueremo i test a categorie di cittadini ben definite: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil-influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle ATS; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle ATS a seguito dell’indagine epidemiologica già prevista ma senza l’effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di SARS-CoV-2, anch’essi ancora in quarantena fiduciaria»
L’assessore lombardo fa anche sapere che «i test che verranno proposti ai cittadini sono stati messi a punto con l’IRCCS San Matteo di Pavia e consistono in un prelievo ematico che serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus». In accordo ed eventualmente su segnalazione dei medici di base, i soggetti coinvolti nelle categorie selezionate «dovranno presentarsi in uno dei centri prelievi concordati con le Aziende Socio Sanitarie Territoriali di riferimento». L’esito dei test effettuati sarà quindi trasmesso e comunicato alle ATS e agli stessi cittadini sottoposti all’esame. A partire dalla settimana prossima, più esattamente da mercoledì’ 29 aprile, «le analisi saranno estese a tutta la Lombardia, con priorità alle medesime categorie di persone».
Emanuele Grassini
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