Milano: accerchiano e insultano gli agenti intervenuti per sventare un’occupazione abusiva

Protagonisti circa 50 condomini di un complesso Aler in zona San Siro. Tre arresti e due denunce. Bolognini: «Linea dura contro i delinquenti che cercano di approfittarsi della situazione legata all'emergenza per il coronavirus»

Martedì 14 aprile la polizia di Stato ha proceduto allo sgombero in flagranza di un alloggio Aler in via Ricciarelli 22, occupato abusivamente da una donna egiziana di 26 anni con un figlio minore al seguito. Circa due ore dopo, mentre l’alloggio veniva messo in sicurezza, è sopraggiunto il marito della donna, un egiziano di 29 anni, che ha dato in escandescenze aggredendo gli operanti di una pattuglia rimasta sul posto a vigilare. Il trambusto ha attirando altri condomini che si sono radunati nel cortile dello stabile. Questi ultimi, circa 50 persone, si sono uniti alle proteste, accerchiando la pattuglia. la Centrale Operativa della Questura ha quindi inviato altre volanti ed una squadra della forza pubblica, che hanno riportato la situazione alla calma. Al termine dell’operazione sono stati arrestati tre uomini per resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal numero di persone superiore a 10. Si tratta di due egiziani di 39 e 29 anni, quest’ultimo marito della donna che aveva occupato l’alloggio, e di un italiano di 51 anni. Due donne, cioè un’italiana e l’egiziana 26enne, sono invece state indagate in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. La donna egiziana è stata indagata anche per occupazione abusiva. «Quello che è successo è semplicemente inammissibile - ha dichiarato Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche sociali e abitative -. La Regione prosegue con la linea dura sugli sgomberi e contro i delinquenti che cercano di approfittarsi della situazione legata all'emergenza per il coronavirus per mettere a segno reati odiosi e meschini».
Redazione Web

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