Milano, due rapine in cinque ore sul filobus 91; sulla linea 31 due controllori aggrediti da un uomo senza biglietto

Una donna è stata scaraventata fuori dal filobus nel tentativo di scippo della sua collanina d'oro; ad un'altra donna è stato scippato lo smartphone; i due controllori sono finiti all'ospedale

Allarme criminalità sul trasporto pubblico, due arresti in poche ore

Pomeriggio nero per il trasporto pubblico milanese quello di mercoledì 11 settembre. Sul filobus 91 sono avvenute due rapine nel corso di meno di cinque ore. La nota positiva della vicenda è che i due malviventi sono finiti in manette grazie al lavoro dele forze dell’ordine e al coraggioso intervento di numerosi cittadini.

Lo scippo del cellulare sulla linea 91

Verso le ore 15.30, un 38enne algerino ha sottratto con destrezza il cellulare di una donna cinese di 45 anni che non si era accorta di nulla. Al criminale però è andata male, alcuni dipendenti dell’Atm che viaggiavano sul filobus si sono accorti di quello che stava succedendo e hanno avvertito i carabinieri. In seguito hanno ostacolato la fuga del nordafricano, bloccandolo fino all’arrivo delle forze dell’ordine intervenute, all'altezza di via Stradivari in zona Loreto. Sul posto sono giunti i militari della Pattuglia mobile di zona della Compagnia Duomo. L'algerino è un pregiudicato che non ha fissa dimora. È accusato di rapina impropria perché dopo il furto, quando si è visto scoperto, ha restituito il telefono alla donna ma poi l'ha aggredita e spintonata per cercare di fuggire.

Donna scaraventata fuori dal filobus durante una rapina

La seconda rapina è avvenuta verso le ore 20 quando in Viale Monteceneri un libanese di 33 anni nel tentativo di strappare la collanina d’oro ad una donna 44enne dell’est europa ha trascinato con violenza la sventurata fuori dalla filovia. L’assalto è stato talmente cruento che diversi passanti sono intervenuti per difendere la donna, bloccando il criminale fino all’arrivo dei militari del Nucleo Radiomobile dell’Arma. Lo scippatore è stato portato via in manette. Aveva esibito un documento tedesco contraffatto nel tentativo di nascondere i suoi numerosi precedenti per furto e droga. Ora è a San Vittore, accusato di rapina aggravata e possesso di documenti falsi.

Milano, passeggero senza biglietto picchia i controllori per evitare la multa sulla linea 31

Alle ore 16 circa sempre di mercoledì 11 settembre, due controllori in servizio sulla linea 31 mentre il tram proveniente da Cinisello Balsamo transitava verso piazzale Lagosta, sono stati aggrediti e pestati da un uomo senza biglietto che non voleva farsi identificare. Entrambi visitati e dimessi dai medici del pronto soccorso con otto giorni di prognosi. I controllori a fatica lo hanno fatto scendere dal tram e ne è nata una discussione animata, subito dopo una zuffa, interrotta dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile allertati dai dipendenti Atm. Il passeggero di nazionalità italiana è stato identificato, multato e ora rischia di essere denunciato per lesioni personali.

L’intervento dell'Assessorato alla Sicurezza e Polizia locale di Regione Lombardia

«L’aumento del prezzo del biglietto Atm sta portando solo soldi in più nelle casse dell’Azienda che evidentemente non ha alcuna intenzione di andare incontro alle esigenze di sicurezza del personale – tuona Riccardo De Corato Assessore alla Sicurezzae Polizia locale di Regione Lombardia in una nota stampa -. Bisogna, come più volte ho suggerito, creare un fondo rischi a tutela e a garanzia del personale viaggiante, che possa ripagarlo dei danni morali e materiali subiti. Lavorare con la paura di essere malmenati non dovrebbe essere la quotidianità di un autista o di un controllore. Purtroppo - continua l'esponente di Fratelli d'Italia - gli ultimi anni hanno registrato quasi ogni giorno episodi di violenza o di minacce al personale ATM . Molte linee di superfice dovrebbero includere l’indennità di rischio per chi vi lavora come la 90/91/92, 14, 95 . A luglio ho incontrato alcuni lavoratori dell’azienda e mi hanno manifestato la loro paura a dover guidare mezzi che, specialmente in certi orari, si trasformano in bivacchi o, ancora peggio, in zone di ritrovo per sbandati. Mi hanno confessato che quando iniziarono a lavorare, 20 anni fa, non pensavano certamente di dover arrivare a questo punto. L’azienda non può essere sorda alle continue denunce dei lavoratori e non può mettere sempre a tacere tutto. A quale scopo? Dire che non esiste un problema sicurezza sui mezzi? Il Comune cosa aspetta, invece, ad ampliare e utilizzare costantemente sui mezzi, o almeno negli orari e sulle linee più critiche, il Nucleo Tutela Trasporto Pubblico? Si tratta di un nucleo ora  composto da un numero davvero irrisorio di vigili, 4, che, con il centrodestra, contava 50 agenti di polizia locale che - conclude l’ex vice Sindaco di Milano - presidiavano i mezzi giorno e notte».
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