Milano, interviene per aiutare un amico durante una rapina: 63enne rischia la vita

L’episodio in via Padova. L’uomo è stato preso a pugni dal ladro ed è caduto a terra battendo la testa, procurandosi una emorragia cerebrale.

L'ospedale San Raffaele

L'ospedale San Raffaele

Il 63enne è in prognosi riservata al San Raffaele

Si trova tutt’ora ricoverato all’ospedale San Raffaele di Segrate un italiano di 63 anni rimasto seriamente ferito per aver tentato di aiutare un conoscente che stava subendo una rapina. Tutto è accaduto nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 giugno in via Padova, una delle vie più multietniche di Milano, spesso al centro delle cronache per episodi legati a disordini e criminalità. Era da poco passata la mezzanotte quando un giovane romeno 25enne, che si trovava nei pressi di un locale, è stato avvicinato da un connazionale di circa 30 anni. Quest’ultimo lo ha colpito con un pugno al volto ed ha cercato di portargli via il cellulare. Ne è nata una colluttazione cui, poco distante, ha assistito il 63enne, amico del giovane romeno che stava subendo l’aggressione. Alla luce di quanto stava accadendo, l’uomo si è subito precipitato in soccorso del 25enne, ma purtroppo ha avuto la peggio. Il rapinatore, infatti, lo ha colpito con due pugni al volto, facendolo cadere a terra. Nella caduta, mentre l’aggressore si dileguava, il 63enne ha battuto violentemente la testa contro il marciapiedi, rimanendo a terra immobile. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha subito avviato le ricerche del romeno in fuga, purtroppo senza successo. Intanto è stato allertato anche il 118, che ha inviato in loco un’autoambulanza. Il ferito è stato subito soccorso e trasportato in codice giallo presso il nosocomio segratese. Poco dopo il ricovero, però, le sue condizioni sono nettamente peggiorate, a causa di una emorragia cerebrale causata dal forte impatto con il terreno. Le condizioni del 63enne sono tutt’ora molto gravi e i medici non hanno potuto escludere il pericolo di vita. Il 25enne vittima della rapina ha invece rifiutato le cure mediche.
Redazione Web