Milano, la straordinaria storia di Anna: salvata da un tumore raro grazie alla chirurgia fetale
Un team multidisciplinare del Policlinico di Milano ha rimosso con successo un teratoma sacrococcigeo, garantendo un futuro sereno alla bambina nata prematura

07 gennaio 2025
Intorno ad Anna (nome di fantasia), una neonata del Nord Est d’Italia, si è creata una rete di speranza, competenza medica e fiducia. La sua vicenda, iniziata con una diagnosi prenatale devastante, si è conclusa con un intervento chirurgico riuscito che ha salvato la sua vita. Tutto è cominciato con un’ecografia alla 16ª settimana di gravidanza, che ha rilevato un tumore raro e potenzialmente letale: un teratoma sacrococcigeo, una massa cellulare anomala che minacciava la vita della bambina. I genitori sono stati indirizzati alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, centro di riferimento per casi complessi come il loro. Grazie alla diagnostica prenatale, il team di Chirurgia Fetale ha potuto intervenire alla 26ª settimana, "spegnendo" con tecnologia laser alcuni vasi sanguigni che alimentavano il tumore. Questo ha permesso ad Anna di continuare a crescere nel grembo materno fino alla 28ª settimana, quando un cesareo d’urgenza si è reso necessario. La piccola è nata prematura, pesando 1,6 kg, di cui quasi 600 grammi erano costituiti dalla massa tumorale.
Un intervento complesso e multidisciplinare
«Ci siamo trovati di fronte a una situazione unica per complessità», ha spiegato Ernesto Leva, direttore del Dipartimento Materno-Infantile del Policlinico. Grazie alla collaborazione tra numerose specialità, dall’imaging radiologico alla cardiologia pediatrica, passando per anestesisti e infermieri, è stato possibile rimuovere completamente il teratoma senza danneggiare gli organi circostanti. L’intervento, durato due ore, è stato un successo. «La piccola Anna ci ha insegnato tanto, così come i suoi genitori, che hanno dimostrato una straordinaria fiducia nella medicina e nella vita», ha aggiunto Leva.
Un futuro promettente per Anna
Dopo l’intervento, la Terapia Intensiva Neonatale ha assicurato ad Anna la stabilità necessaria per affrontare le sfide della prematurità. Ora, finalmente, è tornata a casa con i suoi genitori. «Anna cresce bene e ha superato i momenti più critici grazie alla sinergia di cure e al sostegno della sua famiglia - ha dichiarato Monica Fumagalli, direttrice della Terapia Intensiva Neonatale -. Il percorso di Anna è tutt’altro che finito. La bambina sarà seguita attentamente durante la crescita, specialmente durante la pubertà, per monitorare eventuali complicazioni legate alla sua condizione».
Un esempio di eccellenza medica
«Curare bambini come Anna è possibile solo in grandi centri multispecialistici - ha sottolineato Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano -. La nostra capacità di mettere in rete professionalità diverse ci consente di dare risposte complesse e coraggiose, sostenendo non solo i piccoli pazienti ma anche le loro famiglie». La storia di Anna rappresenta un esempio straordinario di come la medicina moderna, unita a competenze di alto livello e a un approccio umano, possa vincere le sfide più difficili, regalando una seconda possibilità di vita.
07 gennaio 2025